Liberato Don Roberto Masinda: era stato rapito in Congo più di due giorni fa

Liberato Don Roberto Masinda: era stato rapito in Congo più di due giorni fa

ROSOLINI – Si conclude nel migliore dei modi la vicenda che aveva visto come protagonista il prete congolese Roberto Masinda, rapito più di due giorni fa mentre si trovava in patria natìa. L’uomo, che era stato vice parroco della Chiesa del Santissimo Crocifisso di Rosolini, in provincia di Siracusa, è stato rapito proprio mentre usciva da una fattoria in cui lavorava, insieme con altre persone.

Successivamente i rapitori avrebbero costretto le povere vittime ad abbandonare le loro auto. La diocesi congolese di Butembu Beni, gemellata con quella di Noto, ne aveva poi diffuso la notizia.

Ieri, il sindaco Corrado Calvo, ha accolto con grande gioia la notizia della sua liberazione. Nel corso della visita da parte del Prefetto di Siracusa Giuseppe Castaldo, il primo cittadino aveva chiesto un suo intervento al Ministero degli Esteri per reperire informazioni sulle condizioni del prete e dei suoi connazionali.



Il primo cittadino Calvo, inoltre, dopo aver appreso la bella notizia, ha sottolineato la sua soddisfazione per la rapida risoluzione della vicenda. Ha poi evidenziato come la cittadinanza abbia vissuto momenti d’angoscia, dato che il prete era molto conosciuto e apprezzato in paese. Con la gioia per la sua liberazione, il primo cittadino ha, infine, rinnovato la speranza di poterlo riabbracciare presto proprio a Rosolini.

Il Comune, nel 2011, conferì al prete congolese la cittadinanza onoraria, proprio per la dedizione con la quale cercava di aiutare i più deboli, oltre che nell’educazione dei giovani.