AVOLA – I militari della Stazione Carabinieri di Avola hanno deferito in stato di libertà per il reato di maltrattamento di animali L. P., avolese di 69 anni. Nel corso della serata di ieri l’uomo, dopo aver legato con una corda il proprio cane allo specchietto della propria autovettura, ha iniziato la marcia costringendo il cane ad una estenuante corsa. Sfinito, l’animale è crollato al suolo venendo trascinato sull’asfalto per alcune decine di metri. L’uomo, resosi conto dell’accaduto, anche a seguito della pronta reazione delle persone che hanno assistito alla scena, ha abbandonato sul posto il cane dandosi alla fuga.
Il cane è stato immediatamente soccorso dai passanti che hanno allertato le forze dell’ordine fornendo utili indicazioni per individuare il reo. Sul posto è altresì intervenuto prontamente il medico veterinario di turno il quale ha medicato le ferite riportate dall’animale affidandolo in custodia al locale canile municipale.
La violenza è da respingere sempre, contro chiunque venga usata e in qualsiasi forma essa si manifesti.
Ma non v’è dubbio che chi è capace di essere gratuitamente violento nei confronti degli animali potrebbe esserlo anche contro altri esseri viventi indifesi, come le donne, i bambini, i disabili o gli anziani. Non importa chi sia l’oggetto di una violenza, importa la violenza stessa con cui si è perpetrato il crimine. Uno studio condotto dalla Northeastern University e dalla Massachussets Society for the Prevention of Cruelty to Animals ha rilevato che in un lasso di tempo di 20 anni, un gruppo di 153 persone violente con gli animali erano 5 volte più tendenti a commettere crimini violenti, 4 volte più tendenti a commettere reati contro la proprietà e 3 volte più tendenti a commettere reati connessi con l’uso di stupefacenti di un gruppo di confronto composto da 153 persone non-violente con gli animali.