L’aria di Augusta uccide, dalla questione Petrolchimico alla salute a rischio degli abitanti

L’aria di Augusta uccide, dalla questione Petrolchimico alla salute a rischio degli abitanti

AUGUSTA – Quando si arriva ad Augusta è possibile ammirare la bellezza dei monumenti storici e si può respirare l’aria del mare che abbraccia tutta la costa.

La stessa aria uccide gli abitanti del paese.

“‘Sei stato mai ad Augusta, tu, Corbera?’ Vi ero stato tre mesi da recluta; durante le ore di libera uscita in due o tre si prendeva una barca e si andava in giro nelle acque trasparenti dei golf’ Certo; è il più bel posto della Sicilia…'”, sono le parole che si leggono in un capolavoro della letteratura italiana, Il Gattopardo di Giuseppe Tommasi di Lampedusa.

L’autore del libro parla del paese che si trova nel territorio siracusano e si affaccia sul Mar Ionio – Augusta -, e ne tesse le lodi ed evidenzia la bellezza del luogo.

Tra le meraviglie che si possono ammirare, le saline meritano l’attenzione, in quanto sono sempre state il cuore del paese.

Infatti, nel 1935 si contavano in provincia di Siracusa 13 saline di cui 9 nel territorio Augustano. Hanno permesso anche la sussistenza degli abitanti, infatti, l’economia in quel periodo si basava sulla pesca, agricoltura e sull’estrazione del sale.

Oggi riconosciute dalla Comunità Europea come area protetta “RETE NATURA 2000“, zona di importanza comunitaria e di protezione sociale.

Inoltre, sono state individuate nel 2017 dal Ministero dellAmbiente come Zone speciali di conservazione dato che accolgono numerose specie di uccelli migratori, tra cui i fenicotteri.

augusta

L’economia del paese non si basa più sulle risorse che il territorio offre, ma dal 1949 è legata al Polo Petrolchimico Siracusano, che genera possibilità di lavoro per i cittadini del paese e della provincia di Siracusa, ma in cambio mutila il diritto alla vita, alla salute e a un ambiente sano.

industrie

È stato effettuato nel 2019 il “Quinto Rapporto Sentieri” uno studio epidemiologico nazionale dei territori e degli insediamenti esposti a rischio da inquinamento. All’interno del quale vengono analizzati i dati dei comuni che fanno parte del sito di Priolo tra cui Augusta, Melilli, Priolo Gargallo e Siracusa.

Dallo studio si registra un eccesso di mortalità per malattie dell’apparato digerente e per malattie dell’apparato urinario. Inoltre, si registra un eccesso di decessi per tumori – nei giovani adulti – del sistema linfoemopoietico e di leucemie, sebbene caratterizzati da ampia incertezza.

Tra le patologie con un’evidenza a priori limitata o sufficiente di associazione con esposizioni ambientali nel sito, il mesotelioma della pleura risulta in eccesso, quale causa di decesso in entrambi i generi.

È in eccesso la mortalità per il tumore del polmone tra le donne, basato su una stima incerta, e per malattie respiratorie acute tra gli uomini.

Tutti dati consultabili e an
alizzabili all’interno dello studio del Quinto Rapporto Sentieri, promosso e finanziato dal Ministero della Salute come Azione Centrale Progetto CCM 2015.

Piazza dei Martiri del Cancro

Nel territorio di Augusta, Don Palmiro Prisutto, parroco della Chiesa Madre del paese si batte per tenere alta l’attenzione sul problema dell’inquinamento industriale e le sue conseguenze.

Il 28 di ogni mese Don Palmiro Prisutto celebra una messa in memoria dei defunti, dei sopravvissuti e di chi ancora lotta con questa grave malattia.

Inoltre, all’interno della Chiesa Madre dal 2014 ha fatto installare un tabellone intitolato “Piazza dei Martiri del Cancro”. Che riporta i nomi di persone, l’età, la professione, la data e tipologia di tumore che li ha uccisi. Tutte informazioni che vengono condivise grazie alla segnalazioni dei parenti delle persone decedute.

chiesa

Sul territorio augustano è presente anche il “Comitato Stop Veleni” che si occupa dell’inquinamento ambientale soprattutto legato all’inquinamento del petrolchimico.

La richiesta delle associazioni e degli attivisti sul territorio è che non siano aggiunti nel territorio nuovi impianti industriali e che vengano utilizzate le migliori tecnologie previste dall’Unione Europea, per diminuire l’impatto ambientale.

Ancora oggi i cittadini di Augusta e dei paesi vicini devono scegliere tra il diritto al lavoro o il diritto alla salute.

Il Comitato Stop Veleni, infatti, anche se lotta per il diritto a un ambiente pulito attraverso una nota stampa che è stata diffusa in occasione dell’Assemblea della CGIL del 10 giugno 2022, che si è svolta davanti la portineria della Lukoil Nord ha espresso la propria vicinanza ai lavoratori.

Attualmente rischiano il posto di lavoro circa 10mila operai, a causa dei provvedimenti richiesti dall’Unione Europea per non finanziare la guerra in Ucraina.

Nella nota si può leggere: “In questa provincia l’economia basata sulle fonti fossili, con lenorme insediamento industriale a nord di Siracusa, è certamente trainante e pertanto la crisi che si registra scuote gli animi di molti. Il Comitato Stop Veleni, sente di dovere esprimere la propria vicinanza ai lavoratori che temono la perdita del proprio posto di lavoro, manifestando al loro fianco […]”.

“Le ragioni, come ribadito in più occasioni, sono da rinvenire nella necessità di salvaguardare ogni singolo posto di lavoro ma, si sottolinea, giammai a costo della salute e della salubrità dei lavoratori stessi”.

“La riconversione, i processi di bonifica, la messa in sicurezza delle aree ad elevato insediamento industriale e dei territori limitrofi, l’economia circolare, è da intendersi come reale volano occupazionale e affaristico. La convenienza sarà tangibile e rapida, per i lavoratori, per gli abitanti di questo territorio e per l’ambiente” si continua a leggere.

A fianco dei lavoratori del petrolchimico per la difesa della salute e dei posti di lavoro“, conclude Cinzia Di Modica portavoce del Comitato Stop Veleni.