Lanciavano in carcere limoni “ripieni” di droga e cellulari

Lanciavano in carcere limoni “ripieni” di droga e cellulari

SIRACUSA – Volano limoniripieni” nel carcere di Siracusa dove due soggetti avrebbero lanciato numerosi agrumi, con all’interno droga e cellulari, per rifornire i destinatari detenuti. Insomma non si trattava certo di un calo di vitamina C.

Lanciavano limoni con droga e cellulari in carcere

È successo durante l’orario della fruizione dei cortili passeggi, quando i due hanno lanciato dall’esterno dell’istituto, parte opposta rispetto all’ingresso dello stesso, numerosi limoni con l’intento di farli finire all’interno dei cortili passeggi. Al rientro nelle rispettive sezioni, gli agenti avrebbero comunicato ai detenuti che sarebbero stati eseguiti dei controlli sul “caso limoni“.

L’aggressione

Inaspriti dalla decisione, i detenuti si sarebbero ribellati, aggredendo i poliziotti. Nella confusione, due ispettori e un agente hanno riportato contusioni al volto ed al corpo per le quali è stato necessario il trasferimento al pronto soccorso cittadino.

“Ennesimo episodio di violenza”

L’ennesimo episodio di violenza a danno di appartenenti delle forze dell’ordine – dice Stefano Licari, delegato nazionale “ConSiPe” – che con professionalità svolgono egregiamente il loro mestiere, pagando a loro spese la sofferta carenza di personale ed un sistema lavorativo che ad oggi fa acqua da tutte le parti”.

Aggressione a quattro agenti penitenziari al carcere Ucciardone di Palermo

Proprio nelle scorse ore quattro agenti penitenziari sono rimasti feriti nel carcere Ucciardone mentre cercavano di sedare un tentativo di aggressione tra detenuti.

A renderlo noto è Maurizio Mezzatesta, segretario nazionale del Cnpp, che torna a chiedere la chiusura della Nona sezione dell’istituto.

“È un vero inferno”, denuncia Mezzatesta, sottolineando le difficoltà del personale nel gestire le continue emergenze.

“Non si può più tollerare questa situazione: solo di recente si è verificata un’altra grave aggressione ai danni di un medico, un’infermiera e un agente. Per il sindacato, la misura è colma. Non resteremo a guardare né aspetteremo i prossimi feriti: la Nona sezione va chiusa immediatamente”.