SIRACUSA – Sabato scorso, nel Comando Provinciale carabinieri di Siracusa, il Comandante Colonnello Gabriele Barecchia, alla presenza di una rappresentanza di militari della sede, ha consegnato la “Medaglia di bronzo al Merito Civile”, concessa dal Ministro dell’Interno, con decreto del Presidente della Repubblica, all’Appuntato Scelto Giuseppe Paratore, in servizio alla Stazione carabinieri di Carlentini.
L’onorifica ricompensa è stata attribuita al graduato in seguito al gesto eroico compiuto in Calabria, durante l’alluvione del primo novembre 2015.
L’alluvione in Calabria del novembre 2015
Quel giorno, a Marinella di Ferruzzano (RC), in seguito all’esondazione dell’omonimo torrente e alle intense precipitazioni che continuavano ad imperversare su tutto il territorio della locride, due carabinieri della Radiomobile della Compagnia di Bianco, impegnati in servizi perlustrativi di controllo sul territorio, hanno salvato due coniugi africesi e il loro figlioletto di pochi giorni di vita, nonché un 57enne di Ferruzzano, tutti rimasti coinvolti nel cedimento della strada statale SS106.
La famiglia ed il 57enne viaggiavano a bordo delle rispettive autovetture, quando sono state investite dalla furia della corrente. L’immediato intervento dei carabinieri, costretti ad avanzare a nuoto tra l’acqua e il fango, ha permesso di mettere in salvo le persone senza ulteriori conseguenze, mentre le autovetture sulle quali viaggiavano sono state inghiottite dall’acqua.
Non appena i militari hanno portato a termine le difficili ed estenuanti operazioni di salvataggio il manto stradale della SS106 è completamente sprofondato, creando una voragine di circa 40 metri di lunghezza e 5 metri circa di profondità.
La consegna dell’attestazione di riconoscenza e le lodi al carabiniere
L’attestazione di riconoscenza riporta la seguente motivazione: “Interveniva su segnalazione,unitamente ad altro collega, presso un torrente, la cui piena aveva sommerso la sede stradale e bloccato un veicolo, i cui occupanti, due adulti ed un bambino, erano riusciti a fuggire ed avevano trovato rifugio in un ricovero presso l’adiacente linea ferroviaria. Incurante del pericolo, guadava il torrente, le cui acque avevano raggiunto un metro e mezzo di altezza, li raggiungeva e, muovendosi lungo la ringhiera della strada ferrata, riusciva a trarre in salvo i malcapitati, immediatamente prima che la furia dell’acqua causasse il cedimento della strada e della ferrovia.
Grande esempio di coraggio, senso civico e senso del dovere”.
Al termine della cerimonia, il Comandante Provinciale si è complimentato con il militare per l’eroico gesto, il coraggio e il non comune senso del dovere dimostrato, qualità che hanno permesso di salvare vite umane in quelle estreme circostanze ambientali.