AVOLA – La segretaria generale della Uil Sicilia, Luisella Lionti, afferma che non si può e non si deve morire per lavoro, tuttavia gli incidenti sul lavoro, spesso non solo incidenti ma veri e propri omicidi causati dalla mancata adesione alle norme di sicurezza, stanno diventando sempre più frequenti in Sicilia e in tutto il paese.
In riferimento alla morte di Salvatore Eroe ad Avola, la Lionti chiede verità e giustizia e offre il massimo supporto ai familiari dell’operaio tramite l’assistenza sindacale e legale.
La Uil Sicilia esprime solidarietà concreta per la tragedia attraverso la loro campagna #ZeroMortiSulLavoro e chiede al presidente Renato Schifani di aumentare immediatamente il personale negli Ispettorati regionali del Lavoro per far fronte all’emergenza in corso.
Sulla morte di Salvatore Eroe, il 36enne morto ieri in un incidente sul lavoro ad Avola, la Procura di Siracusa ha aperto una inchiesta.
L’operaio stava lavorando nel tetto di una abitazione privata sita in una contrada avolese quando sarebbe morto folgorato.
Pare che l’uomo si sia avvicinato a dei fili dell’alta tensione rimanendo colpito da una scarica elettrica.
Nonostante l’aiuto tempestivo dei colleghi, presenti sul luogo della tragedia, e l’arrivo dei sanitari del 118, per Salvatore non ci sarebbe stato nulla da fare.
L’operaio lascia la compagna e tre figli.
In foto la vittima
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