SIRACUSA – Aumentano quasi ogni giorno il numero di incidenti nello zona industriale di Siracusa, che abbraccia Priolo, Augusta e Melilli. Negli ultimi giorni hanno avuto la peggio due operai che lavorano nel campo delle manutenzioni, a causa di un incendio scoppiato nell’area dell’impianto 100 della Lukoil.
I due uomini hanno riportato delle ferite, uno delle ustioni al viso e l’altro una contusione al ginocchio.
I segretari provinciali di Fim, Fiom e Uilm, Angelo Sardella, Antonio Recano e Giorgio Miozzi hanno affermato in una nota congiunta: “L’incendio scoppiato nell’impianto 100 della Lukoil di Priolo è solo l’ultimo dei tanti incidenti che hanno interessato in questi mesi il Petrolchimico. In Italia ogni 15 secondi 153 lavoratori subiscono un infortunio, che non è mai la conseguenza di fatalità ma di mancanza di rispetto, da parte delle imprese, delle procedure e delle regole di sicurezza“.
“La rabbia e la paura per il crescere della frequenza con cui si stanno verificando questi eventi ci spinge ad alzare – continuano -, ancora di più, il livello della mobilitazione contro quello che è diventata una vera emergenza sicurezza“.
“Troppo spesso questi eventi mostrano l’inadeguatezza dei sistemi di prevenzione e delle misure necessarie per garantire l’incolumità e la sicurezza dei lavoratori. Troppo spesso le condizioni di lavoro vengono messe in secondo piano sottovalutando la necessità della prevenzione. Troppo spesso la formazione e gli interventi di sensibilizzazione sul tema e la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro vengono ritenuti dei costi e non invece degli investimenti sulle persone e sul loro futuro”.
“Il diritto alla vita di un lavoratore – proseguono – è un bene assoluto che nessuno può cancellare. La vita delle persone, il lavoro e le condizioni in cui si svolge, non possono essere subordinate all’interesse economico e al profitto. È essenziale il rafforzamento dei controlli da parte del sistema di vigilanza nelle aziende in termini di qualità, quantità e frequenza, e la realizzazione di coordinamento tra questi istituti che coinvolga anche le parti sociali” concludono i segretari.
Fim, Fiom e Uilm hanno proclamato per la giornata di domani lo sciopero dei lavoratori del Petrolchimico, manifestano perché vogliono che sia riattivato il tavolo tecnico sui temi del lavoro e della sicurezza insediatosi in Prefettura nel 2018.