Cronaca

Il denaro, gli aiuti, e la “relazione”: così un “amico” di famiglia ha abusato sessualmente di un 15enne

SIRACUSA – Uomo di 64 anni agli arresti domiciliari a Siracusa. Il soggetto è stato ritenuto responsabile – in una fase del procedimento penale in cui non si è ancora instaurato il contradittorio – di abusi sessuali su minorenne, con le aggravanti del fatto commesso in situazione di necessità affettiva ed economica del minore.

Gli atti sessuali sarebbero stati compiuti, infatti, con un 15enne, con cui conviveva e di cui si prendeva cura. L’uomo palpava al giovane le parti intime in cambio di somme di denaro fra i 50 ed i 200 euro al mese; è indiziato, inoltre, per aver indotto il minorenne a realizzare video dal contenuto pedopornografico, sempre in cambio di denaro e facendo credere alla vittima di essere innamorato.

Le indagini sono state avviate a seguito delle segnalazioni della casa famiglia dove il ragazzo si trovava collocato. L’ indagato si sarebbe recato più volte per consegnare direttamente, senza il tramite degli operatori della casa famiglia delle somme di denaro all’interessato. La vittima avrebbe poi ammesso che le somme ricevute gli erano state elargite a fronte di una “relazione” fra i due. Infatti, intrattenevano conversazioni dal contenuto espressamente sessuale, con scambi di video e foto che li ritraevano in atteggiamenti di intimità.

Pertanto la Procura Distrettuale della Repubblica ha avviato una complessa ed articolata indagine, delegando l’attività alla Squadra Mobile di Siracusa, l’ufficio investigativo – coordinato dai magistrati titolari dell’indagini – per una dettagliata ricostruzione dei fatti.

L’uomo era un amico della famiglia di origine, si conoscevano da diversi anni. È emerso che per alcuni mesi, il 64enne e il giovane avessero convissuto insieme. L’odierno arrestato, in quel periodo, contribuiva alle esigenze della famiglia, acquistando la spesa e persino prendendosi cura dell’adolescente. Tuttavia nel giro di poco tempo aveva esternato il suo interesse per il minore, non esitando ad approcciarlo sessualmente, blandendolo con regali ed elargizioni varie. La successiva interruzione della convivenza, dovuta al collocamento in comunità del minore, non aveva fatto desistere l’uomo.

L’inchiesta è stata approfondita grazie alle analisi delle memorie informatiche, analizzando video, foto, dialoghi, nonché procedendo all’escussione delle persone a conoscenza dei fatti ed altri accertamenti. L’attività svolta dalla Polizia è stata conclusa con richiesta di provvedimento cautelare nei confronti dell’uomo, determinato dal pubblico ministero titolare dell’indagine.

Il personale della Squadra Mobile ha rintracciato l’uomo che, al termine delle incombenze di rito, è stato sottoposto ai domiciliari.

Foto di repertorio

Redazione

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