Identificati gli autori dell'”arrusti e mangia” dentro al cimitero di Melilli: scattano denunce

Identificati gli autori dell'”arrusti e mangia” dentro al cimitero di Melilli: scattano denunce

MELILLI – Se ne stavano tranquilli a godere del sole avvolti dal fumo causato dalla carne sulla brace. Quella che vi descriviamo è l’assurda vicenda che si è verificata, non in un casolare di campagna, ma dentro al cimitero di Melilli.

Precisamente è successo dentro al camposanto della frazione Città Giardino, dove uno degli operai del cimitero ha cucinato all’aperto tra i loculi dei defunti.

Per questa ragione, i carabinieri della Stazione di Priolo Gargallo, hanno attivato le loro indagini.

Alla fine dell’attività investigativa, servita a ricostruire la dinamica degli eventi accaduti lo scorso 28 novembre, i militari sono riusciti a identificare le persone coinvolte nella braciata assolutamente “sui generis”.

Quattro persone, infatti, avevano allestito un vero e proprio barbecue durante la pausa pranzo davanti agli stessi loculi.

Si tratta, nello specifico, di quattro dipendenti della ditta incaricata della manutenzione del luogo e delle incisioni sulle lapidi.

Ecco le iniziali dei quattro coinvolti, tutti siracusani e incensurati:

S.B., 53 anni; V.C., 48 anni; E.R., 61 anni; M.T., 27 anni.

Dagli accertamenti effettuati è emerso che, al “momento di ricreazione”, non era presente alcun dipendente comunale dentro alla struttura, in quanto la responsabile comunale si era allontanata per la pausa pranzo, mentre il custode era in malattia, così come documentato dal prescritto certificato medico.

I colpevoli di aver infestato il cimitero di una nuance di certo non gradita ai parenti dei defunti, sono stati denunciati per aver commesso il reato di violazione di sepolcro, ai sensi dell’art.407 del codice penale, norma che tutela il sentimento diffuso di pietà e rispetto nei confronti dei defunti.