La gelosia, la lite, gli spari: nuovi dettagli sul suicidio del maresciallo Licia Gioia

La gelosia, la lite, gli spari: nuovi dettagli sul suicidio del maresciallo Licia Gioia

SIRACUSA – Uno di fronte all’altro, seduti sul loro letto, Licia Gioia e Francesco Ferrari, rispettivamente maresciallo dei carabinieri e poliziotto, entrambi in servizio a Siracusa ma originari del Lazio e della Puglia, in preda ad una forte discussione.

La tragedia avvenuta ieri in una villetta alla periferia Sud di Siracusa, in contrada Isola, si tinge di gelosia: sarebbe questo, infatti, il probabile motivo che avrebbe spinto la sottufficiale dell’Arma a spararsi un colpo di pistola alla testa. 

Si erano sposati a maggio dell’anno scorso, lui era già impegnato nel disbrigo delle pratiche per il divorzio dalla prima moglie dalla quale aveva avuto un figlio di 14 anni che viveva insieme al padre e alla nuova moglie, il maresciallo Licia Gioia. 

Sarebbe stato proprio il ragazzino testimone indiretto del drammatico gesto: tutto sarebbe partito da una discussione tra marito e moglie iniziata nel bel mezzo della notte. Una lite, così forte, da spingere la donna ad impugnare la pistola d’ordinanza, ad urlare di volersi uccidere, e alla fine, premere il grilletto. 

Il primo colpo sarebbe partito quando il marito avrebbe tentato – vanamente – di fermare la moglie. L’arma, impugnata nella mano destra, avrebbe fatto partire accidentalmente un proiettile che ha colpito l’uomo al femore e la donna alla coscia. In pochi secondi, Licia, si spara alla tempia. 

Il figlio, che al momento dell’accaduto si trovava al piano di sopra, è stato svegliato dalle urla tra il padre e la seconda moglie: successivamente lo scoppio degli spari. 



Movente e dinamica dell’incidente sono ancora da chiarire: ma secondo quanto dichiarato dalla Procura si tratterebbe di suicidio. Quanto accaduto è stato ricostruito soltanto grazie alle dichiarazioni del poliziotto. 

Le indagini – che secondo quanto riportato dal quotidiano online La Sicilia – sono dirette dal sostituto procuratore Marco Di Mauro, sono ora al vaglio degli investigatori delegate sia al nucleo investigativo dei carabinieri sia agli agenti della squadra mobile della Questura di Siracusa. 

Ad effettuare l’autopsia sul corpo della donna è lo stesso medico legale, Francesco Coco, intervenuto sul luogo della tragedia per accertarne la morte. Intanto, sul posto, sono giunti anche gli esperti del Ris di Messina per seguire i rilievi scientifici. 

Il marito – che ha dato l’allarme al 113 all’1,30 di notte – si trova adesso ricoverato nel reparto di ortopedia dell’ospedale Umberto I di Siracusa

Il corpo della donna è stato rinvenuto sul letto matrimoniale. Licia Gioia, originaria del Lazio ma nata in Germania, era una donna atletica, alta, ex giocatrice di basket a ottimi livelli, in servizio da qualche anno alla stazione dei carabinieri del comando provinciale di viale Tica, si era innamorata del poliziotto grazie ad una sostituzione di loro colleghi negli uffici del tribunale di Siracusa. 

Da lì la conoscenza, l’amore, la convivenza e – a maggio scorso – le nozze. Una vita tranquilla che faceva da contorno ad una relazione serena che, però, sembrava essere anche “intensa” e fatta di litigi. Secondo alcune indiscrezioni, dietro i loro comuni scontri verbali, ci sarebbe la gelosia. Che, forse, potrebbe essere il movente della tragedia.