Furto in chiesa, ruba due candelieri barocchi per rivenderli: arrestato 54enne

Furto in chiesa, ruba due candelieri barocchi per rivenderli: arrestato 54enne

SIRACUSA – I carabinieri della Sezione Tutela Patrimonio Culturale di Siracusa, a conclusione di una repentina indagine svolta con l’ausilio dei militari della locale compagnia, hanno recuperato due candelieri, con base in fusione barocca, rubati nella mattinata di mercoledì 22 aprile, dalla chiesa Maria Santissima dei Miracoli e dei Pericoli presso il Convento dei Frati Minori Cappuccini di Siracusa.

In particolare, la tempestiva acquisizione e la successiva analisi delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza, presente all’interno del luogo di culto, hanno reso possibile prima l’individuazione dei tratti somatici salienti dell’unico soggetto che, qualche ora prima, aveva asportato i due candelieri posti sopra l’altare maggiore della Chiesa e poi l’identificazione dello stesso, un 54enne siracusano, pregiudicato.

L’immediata perquisizione, eseguita presso l’abitazione dell’uomo, permetteva ai militari dell’Arma di rinvenire e recuperare i due beni che il malvivente non era ancora riuscito a commercializzare, evidentemente, per la mancanza del tempo necessario a reperire un acquirente. L’uomo è stato denunciato per il reato di furto aggravato alla Procura della Repubblica di Siracusa, che ha coordinato l’indagine. I due candelieri sono stati già restituiti alla parrocchia.

L’attività di Polizia giudiziaria si inserisce nell’ambito di un consolidato rapporto di collaborazione e sinergia intrapreso negli anni tra il comando carabinieri Tutela Patrimonio Culturale e la Conferenza Episcopale Italiana che ha portato alla elaborazione, nel 2014, delle Linee guida per la tutela dei beni culturali ecclesiastici che, oltre a contenere consigli pratici per la difesa di oggetti ed opere d’arte sacra custoditi all’interno dei luoghi di culto da eventi predatori, diffondono e valorizzano le iniziative di catalogazione e censimento dei beni appartenenti alle Diocesi che, con grande impegno, stanno conducendo in ordine al proprio patrimonio culturale.