Fissata l’udienza di convalida dopo l’arresto del vicesindaco di Pachino

Fissata l’udienza di convalida dopo l’arresto del vicesindaco di Pachino

PACHINO – È stata fissata per lunedì alle 9 l’udienza di convalida dell’arresto di Aldo Russo, vicesindaco di Pachino e del pensionato Giuseppe Dimartino, ex dipendente di ente regionale.

Beccato con la mazzetta in mano: la ricostruzione

I due sono stati arrestati in flagranza di reato per concussione ai danni di un imprenditore ragusano. L’arresto è avvenuto dopo una delicata attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Ragusa. La vittima, titolare di una società immobiliare, aveva chiesto nel 2020 il permesso di costruire all’Ufficio Tecnico del Comune di Pachino per un immobile di media struttura di vendita. Dopo due anni, la concessione aveva ottenuto il parere favorevole e sarebbe stata oggetto di approvazione in sede di Consiglio comunale nel mese di aprile.

Tuttavia, nei giorni scorsi l’imprenditore aveva ricevuto una richiesta di incontro da parte del vicesindaco di Pachino, finalizzata a ottenere una somma di denaro per definire in maniera favorevole la sua pratica in quanto, a suo dire, alcuni consiglieri non erano d’accordo a deliberare favorevolmente.

L’incontro avvenuto successivamente si è concluso con la richiesta da parte del vicesindaco, che era accompagnato da un altro soggetto, della somma di 25mila euro affinché la maggioranza del Consiglio comunale si esprimesse positivamente.

L’imprenditore, non volendo cedere alla richiesta, ha deciso di rivolgersi alla Polizia di Stato. Gli uomini della Squadra Mobile hanno documentato l’effettiva consegna del denaro contante e sono intervenuti fermando i due uomini che si erano presentati all’appuntamento concordato a Pozzallo, trovandoli in possesso dell’intera somma di denaro appena ricevuta.

I due soggetti sono stati portati nel carcere di Ragusa, dopo essere stati arrestati per il reato di concussione in concorso, e rimarranno a disposizione dell’autorità giudiziaria. Grazie alla collaborazione dell’imprenditore, è stato possibile porre fine a questa pratica illecita.

In foto Aldo Russo