NOTO – Arrestati quattro indagati per presunte infiltrazioni mafiose del clan Trigila nel campo dei rifiuti. I quattro sono stati accusati di tentata estorsione aggravata e danneggiamento commessi contro la Roma Costruzioni Srl, operativa nel comune di Noto.
I militari e la polizia hanno arrestato Angelo Monaco, 62enne storico del clan Trigila, già condannato per associazione mafiosa. Si pensa che lui sia stato il coordinatore del tentativo di estorsione e il responsabile di violenze e minacce: come l’incendio di un autocompattatore per intimidire l’azienda.
Anche Pietro Crescimone, 55 anni, e Giuseppe Casto, 35 anni, sono stati messi dietro le sbarre per tentativo di estorsione e, in particolare, il 35enne è stato condannato per omicidio volontario.
Agli arresti domiciliari si trova invece il quarto indagato: l’imprenditore Vincenzo Guglielmino di 63 anni, che avrebbe parlato direttamente con il rappresentante legale della Roma Costruzioni Srl per conto di Monaco al fine mettere in atto l’estorsione. Sarebbe stato lui a chiedere l’assunzione di due operai, che però, non essendo stata accolta, ha istigato i malviventi a provocare l’incendio.
La società non accettò tuttavia il tentativo si estorsione è senza paura denunciò il fatto.
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