SIRACUSA – Alle prime luci dell’alba di questa mattina, un vasto ed articolato dispositivo attuato e condotto da circa 60 militari della Compagnia Carabinieri di Augusta (SR), coadiuvati da unità cinofile dell’A.M. CC Sigonella, dal 12^ Nucleo CC Elicotteri Fontanarossa e supportato logisticamente da personale del Comando Provinciale CC di Catania, ha dato esecuzione, nei confronti di 9 soggetti, di cui 8 pregiudicati ed 1 incensurato, tutti residenti fra le provincie di Siracusa e Catania, ad altrettante Ordinanze di Custodia Cautelare in carcere emesse dal G.I.P. presso il Tribunale di Siracusa, dottor Andrea Mignego, su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa, dovendo rispondere, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere, ricettazione e furto aggravato commessi fra il maggio ed il novembre dell’anno 2016 in vari comuni della provincia aretusea ed etnea.
La complessa ed articolata attività investigativa, coordinata dal Procuratore Aggiunto dottor Fabio Scavone e dal Sostituto Procuratore dottor Vincenzo Nitti e condotta dall’Aliquota Operativa della Compagnia Carabinieri di Augusta, ha permesso di disarticolare un vero e proprio pericoloso sodalizio criminoso dedito al compimento di eclatanti e redditizi furti aggravati in danno di vari Istituti di Credito e Postali ubicati nei comuni di Franconfonte (SR), Villasmundo (SR) e Vizzini (CT). I militari dell’Arma hanno fatto luce su vari episodi criminosi, tutti accumunati dallo stesso modus operandi, che, nel tempo, hanno lasciato uno strascico di allarmante gravità e rischio per la sicurezza pubblica nei territori dei comuni che sono stati interessati dalle scorrerie degli arrestati.
I carabinieri, infatti, hanno accertato che la banda criminale, una volta individuato l’Istituto, dava vita ad una prima fase propedeutica specificatamente costituita da un accurato sopralluogo che serviva ai malviventi per calcolare la distanze fra obiettivo da colpire e le Caserme dei Carabinieri, eventuali tempi impiegati dai militari per raggiungere il luogo dopo l’attivazione degli allarmi, vie di fuga, luoghi in cui occultare sia le autovetture da utilizzare per dileguarsi che i mezzi pesanti su cui erano caricati gli escavatori cingolati da utilizzare per il colpo, tutti veicoli che nella maggior parte delle volte risultavano essere oggetto di furto.
Dopo questa prima fase, il gruppo passava, successivamente, alla vera e propria fase esecutiva, attuata rigorosamente tra le ore 3 e le 3,30, caratterizzata dall’utilizzo di escavatori cingolati per arpionare e sradicare le casseforti degli sportelli ATM abilitati al prelievo di denaro contante, successivamente collocate su mezzi pesanti ed infine trasportate in località isolate, ove, tramite utensileria industriale, venivano scassinate senza fare attivare i meccanismi standard di protezione, quali l’inchiostro indelebile che macchia le banconote. L’odierna operazione, nata da una pregressa attività investigativa parallela (operazione Mickey Mouse condotta sempre dai militari della Compagnia di Augusta che in data 31 ottobre 2017 ha permesso di assicurare alla giustizia 5 soggetti che nei comuni di Lentini e Francofonte avevano avviato una fiorente attività di spaccio con caratteristiche simili ad una vera e propria attività imprenditoriale) è stata convenzionalmente denominata “Voragine ”, proprio per gli enormi squarci sui muri delle Banche e degli Uffici Postali che il sodalizio provocava nell’esecuzione del furto.
Le indagini, hanno consentito di attribuire al gruppo criminale la paternità di cinque furti di sportelli ATM, fra tentati e consumati, tutti messi a segno in rapida successione e nel giro di pochi mesi. Nello specifico la banda si è concentrata a Francofonte il 14 maggio 2016, in danno dell’istituto “Credito Siciliano”, nello stesso comune in data 8 ottobre 2016, nei confronti della “Banca Agricola Popolare di Ragusa”, a Vizzini (CT) il 20 ottobre 2016, in danno di due sportelli bancomat rispettivamente della “Banca Agricola Popolare di Ragusa” e dell’ “Unicredit S.P.A.”, e, infine, quello del 13 novembre 2016, in danno dell’Ufficio Postale di Villasmundo, quest’ultimo sventato grazie al tempestivo e congiunto intervento dei militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale CC di Siracusa e dell’Aliquota Operativa della Compagnia CC di Augusta, che permise di arrestare Nicola De Luca, Salvatore Leonardi e Andrea Mendola, mettendo in fuga il resto dei correi.
Le risultanze investigative hanno dimostrato, anche grazie ai video, per gli odierni arrestati, ad eccezione del solo Agatino Aparo, anche la sussistenza del reato di associazione per delinquere, desunta dal fatto che i partecipanti ai vari furti accettavano di “tassarsi” per far fronte a delle spese operative e legali sostenute dal gruppo, considerandole come un vero e proprio “rischio d’impresa”.
Per Aparo, invece, seppur non inserito nel contesto associativo, si è resa necessaria l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere, per l’apporto logistico fornito al sodalizio, materializzatosi quando, in occasione del tentato colpo di Villasmundo, ha messo a disposizione del gruppo un suo escavatore denunciandone il furto presso Stazione CC di Lentini il giorno precedente alla spaccata.
Ingente è il bottino accaparrato dalla banda, ammontante a circa 200.000 euro, mai recuperato e oggetto di attenzione da parte degli investigatori che stanno cercando di tracciarne la movimentazione.
Tutti i nove arrestati, al termine delle formalità di rito, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, sono stati condotti nel carcere di Cavadonna.
Ecco i nomi degli arrestati (foto in basso da sinistra a destra):
- Agatino Aparo, 43 anni
- Agatino Luca Ragonese, 34 anni
- Andrea Mendola, 23 anni
- Angelo Condorelli, 28 anni
- Antonino Montagno Bozzone, 28 anni
- Luca Rinaudello, 43 anni
- Nicola De Luca, 35 anni
- Salvatore Leonardi, 22 anni
- Sebastiano Sambasile, 49 anni