SIRACUSA – Ancora un’aggressione in carcere, ed esattamente al Cavadonna di Siracusa. Un vice ispettore in servizio è stato aggredito da un detenuto.
Aggressione al Cavadonna
Purtroppo, non è il primo caso: si tratta del secondo episodio in pochi giorni. A segnalarlo è Giuseppe Argentino, segretario provinciale della Fp Cgil di Siracusa Polizia Penitenziaria.
Secondo quanto ricostruito dal sindacato, un extracomunitario che aveva avuto problemi con altri detenuti è stato accompagnato dal vice-ispettore nel proprio ufficio per comprendere la vicino quanto accaduto.
Il migrante – in apparenza calmo – avrebbe perso le staffe e avrebbe afferrato il computer che si trovava sul tavolo, lanciandolo addosso al sotto ufficiale.
Il detenuto è stato pertanto bloccato, il vice-ispettore è finito in ospedale con 10 giorni di prognosi per trauma cranico facciale, escoriazione in sede temporale e al gomito sinistro, oltre un trauma alla spalla destra.
La nota del sindacato
“Ormai alla casa circondariale di Siracusa – ma non solo – è sempre più ricorrente l’atteggiamento aggressivo da parte di detenuti consapevoli che non subiranno serie conseguenze se non eventuali procedimenti penali che, con i tempi della giustizia sono hanno esito quantomeno incerto, e che utilizzano l’aggressione come arma intimidatoria per sovvertire uno stato di diritto e minare il sistema di sicurezza.
Quando un detenuto aggredisce fisicamente un agente, è come se aggredisse le Istituzioni, l’amministrazione penitenziaria e il Governo, che purtroppo non stanno dando quelle risposte di rigore che sono state sbandierate; le aggressioni passano oramai quasi inosservate, mettendo in serio pericolo la tenuta stessa dell’ordine e della sicurezza degli istituti penitenziari e del personale che vi opera.
Gravissima mancanza di personale, inadeguati strumenti di pronto intervento, mancanza di regole certe su come intervenire in simili situazioni di criticità, assordante silenzio delle Istituzioni, fanno sì che il sistema penitenziario invece di ‘rieducare’ il detenuto, rilevi una resa delle istituzioni nei confronti di chi alimenta una spirale di violenza senza precedenti”.
Altro episodio qualche giorno fa
Un altro episodio qualche giorno fa quando un detenuto ha ferito con una lametta un agente di polizia penitenziaria. Secondo una prima ricostruzione il detenuto avrebbe conservato in bocca la lametta e appena si è trovato di fronte all’agente lo ha aggredito ferendolo all’altezza dello zigomo.
La vittima, immediatamente soccorsa dai colleghi, è stata medicata.