SIRACUSA – La Corte dei Conti ha condannato il sindaco di Priolo Antonello Rizza, alcuni consiglieri ed ex consiglieri a restituire le somme percepite indebitamente dopo che il consiglio comunale aveva aumentato i gettoni di presenza dei consiglieri.
Il procuratore capo Francesco Paolo Giordano, che ha coordinato le indagini dirette dal sostituto Tommaso Pagano, contesta ai 17 indagati l’abuso d’ufficio e solo al primo cittadino la tentata estorsione ai danni del segretario comunale, Giuseppe Italia, in carica nel 2013.
Si tratta degli importi dei gettoni di presenza per la partecipazione ai lavori consiliari.
L’indagine è scattata dieci anni dopo l’aumento del gettone, grazie alle dichiarazioni del segretario comunale che aveva denunciato lo sproporzionato aumento effettuato: da 30,99 a 129,11 euro (+417%).
I consiglieri sono Marco Candelargiu, Biagio Cardillo, Sebastiano Costantino, Pietro Di Mauro, Francesco Garufi, Giuseppe Fiducia, Salvatore Fortuna, Felice Pepe, Sebastiano Lombardo, Francesca Marsala, Salvatore Sullo, Orazio Valenti e l’ex segretario comunale Giuseppe Italia.
Dovranno pagare, ciascuno, a favore del Comune di Priolo Gargallo circa 39 mila euro. La sentenza è stata emessa ieri. Le stesse persone sono indagate per abuso d’ufficio nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Siracusa, sull’aumento del 417% del gettone di presenza per la partecipazione ai lavori consiliari.