SIRACUSA – Al via le lezioni di educazione ambientale 2016 all’Amp del Plemmirio. Una partenza col botto, con un boom di presenze di studenti delle medie superiori per l’avvio della nuova stagione dedicata agli appuntamenti di educazionale ambientale organizzati dall’Area Marina Protetta del Plemmirio. In due giorni, duecento alunni dell’istituto Tecnico “A.Rizza” che accorpa anche il Nautico, si sono avvicendati, raggiungendo così la capienza massima di posti disponibili nella sala multimediale “Ferruzza-Romano”, nella sede del Consorzio che gestisce l’oasi marina siracusana che si affaccia sul Castello Maniace. Sul tappeto, la “Giornata dedicata alla Biodiversità post Expo 2015 Milano e il focus sulla Caretta-caretta”.
L’importanza di preservare la biodiversità è stato infatti l’argomento clou prescelto anche in occasione dell’Expo di Milano e a relazionare sull’argomento, con particolare riferimento alla tartaruga comune è stato il vicepresidente dell’Ente Fauna Siciliana Paolo Uccello. Notevole l’interesse registrato nel giovane parterre di studenti i quali hanno avuto la possibilità di assistere anche ai più recenti filmati sul tema, presentati in anteprima alle scuole siracusane, tra cui il trailer del padiglione Expo del Ministero dell’Ambiente realizzato da Federparchi sui parchi nazionali e le oasi marine protette e il nuovissimo video documentario sulle attività realizzate dall’Ispra nell’ambito dell’Osservatorio Regionale della Biodiversità. Quest’ultimo realizzato proprio al fine di colmare le lacune conoscitive su specie e habitat di particolare rilevanza per la tutela della biodiversità marina. Le immagini del video documentario, realizzate attraverso le esplorazioni dei fondali marini siciliani, sono state realizzate con la nave Oceanografica Astrea e l’uso di moderne e sofisticate tecnologie che hanno permesso di studiare ambienti sottomarini estremi, spesso fragili e ancora poco conosciuti: i Banchi dello stretto di Sicilia, un’area di rilevante interesse geologico candidata a diventare “area di interesse mediterranea” ai sensi della Convenzione di Barcellona; gli ecosistemi idrotermali superficiali e profondi, con la differente biodiversità ad essi associata e altri luoghi proposti come Siti di Importanza Comunitaria.
Una fonte preziosa che vuole rappresentare un utile contributo all’ampliamento della base conoscitiva sugli ambienti marini in Sicilia e ha contribuito a divulgare l’interesse scientifico degli studenti coinvolti per il patrimonio sommerso dell’isola.
Il naturalista ha poi proposto un approfondimento a tutto tondo sulla caretta-caretta con un emozionante cortometraggio direttamente girato sul suolo di Vendicari con i volontari intenti a facilitare l’ingresso delle tartarughine in acqua, e c’è stato il tempo, inoltre, di un “test” rivolto ai giovani sulla loro conoscenza in merito ai tempi di smaltimento dei rifiuti gettati in mare.
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