Discarica Melilli: “stop” ai rifiuti dell’Ilva

MELILLI – Dopo le proteste ambientaliste per il rifiuto speciale residuo dei fiumi dell’Ilva (il polverino d’altoforno), finalmente, arriva lo “stop” dei commissari che hanno deciso di interrompere lo scarico nella discarica Cisma ambiente di Melilli.

La richiesta è partita dal ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti che ha affermato di aver “ascoltato in questi mesi con attenzione le preoccupazioni della comunità della provincia siracusana in cui già insiste un complesso sito d’interesse nazionale da bonificare”.

E ancora: “Proprio la delicatezza ambientale di quel territorio mi ha spinto a chiedere alla gestione commissariale dell’Ilva di accelerare quanto più possibile la conclusione delle procedure. La decisione dei commissari dell’azienda – ha proseguito il ministro – è pienamente coerente con quanto detto da tempo, e cioè che il trasferimento al centro Cisma Ambiente, tra Melilli e Augusta, dei rifiuti industriali non pericolosi provenienti dallo stabilimento tarantino sarebbe stata solo una soluzione temporanea, comunque avvenuta in piena sicurezza e trasparenza”.

Secondo Legambiente, in totale fino ad oggi, sono stati conferite e smaltite a Melilli 32mila tonnellate di polverino proveniente dell’Ilva.

Nell’aprile del 2015 erano avvenuti i primi trasferimenti attraverso il porto di Augusta. Le polemiche furono tante ma, nonostante tutto, i conferimenti erano proseguiti attraverso il porto di Catania e poi su gomma. Soltanto giovedì scorso, però, grazie all’arciprete di Augusta don Antonio Prisutto che aveva denunciato una “scarsa sicurezza” nel trasferimento, è arrivato un blitz da parte degli ambientalisti. 

È proprio da questi ultimi, con a capo Giuseppe Patti, che arriva la richiesta di “tempi certi” e di “iniziative da adottare nei confronti dell’Ilva” in merito alle modalità utilizzate in questi mesi per il trasporto del rifiuto speciale. 

 

Fonte immagine: SiracusaOggi