Detenuto aggredisce agente penitenziario: “situazione insostenibile” nel carcere di Augusta

Detenuto aggredisce agente penitenziario: “situazione insostenibile” nel carcere di Augusta

AUGUSTA – Non si arresta la violenza nelle carceri siciliane. Risale a questa mattina l’ultima grave aggressione ai danni di un agente penitenziario, colpito nella struttura di Augusta (Siracusa).

A denunciare l’accaduto è il Coordinamento territoriale SR-RG della Fns Cisl, che parla di “situazione ormai insostenibile” per il personale in servizio.

Aggredito agente nel carcere di Augusta

Protagonista dell’episodio di violenza un detenuto sottoposto al regime 14-bis, che avrebbe ripetutamente colpito un poliziotto con un bastone. Pare che il carcerato puntasse al volto, ma l’uomo sarebbe riuscito a ripararsi con il braccio, a cui l’uomo ha riportato una frattura, insieme a quella del polso.

Necessario a quel punto il trasporto al Pronto Soccorso di Augusta, dove gli è stata data una prognosi di 15 giorni.

La denuncia del sindacato

La Fns Cisl esprime solidarietà al poliziotto ferito, ma denuncia “uno stillicidio continuo di eventi critici”, causati da detenuti “refrattari alle regole e convinti che tutto sia loro dovuto”. Una situazione delicata quella che si respira nel carcere di Augusta, che ospita 600 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di 339 posti, con un tasso di sovraffollamento del 180%. Un dato aggravato dalla carenza di organico: 80 agenti in meno, oltre a 10 sovrintendenti, 10 ispettori e 2 funzionari mancanti.

“Non si può aspettare che accada qualcosa di ancora più grave”, afferma il Coordinamento territoriale. “L’Amministrazione Penitenziaria deve intervenire subito per garantire sicurezza al personale e riportare ordine e legalità all’interno dell’istituto di Augusta”, conclude.