“Dacci i soldi o ti spariamo”: rapina in un tabaccaio, minacciano di morte il proprietario

“Dacci i soldi o ti spariamo”: rapina in un tabaccaio, minacciano di morte il proprietario

SIRACUSA – Nella serata di ieri, un’operazione congiunta dei carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Siracusa, della stazione di Belvedere e della tenenza di Floridia ha consentito di assicurare alla giustizia i quattro responsabili di una rapina a mano armata avvenuta poco prima ai danni di un tabaccaio di Belvedere.

Poco prima dell’orario di chiusura, quattro giovani, dopo aver fatto un rapido sopralluogo nell’esercizio commerciale che intendevano colpire, sono entrati a volto coperto, impugnando una pistola. I malviventi hanno minacciato di morte il titolare nel caso in cui non gli avesse consegnato tutto l’incasso giornaliero.

Dopo aver assicurato rapidamente il bottino, ancora in corso di quantificazione e ammontante probabilmente a qualche migliaio di euro, i rapinatori si sono dati alla fuga facendo perdere le loro tracce. A questo punto sono intervenuti i carabinieri di Belvedere, che hanno effettuato i primi rilievi e acquisito le immagini di videosorveglianza e le testimonianze di chi era riuscito a vedere i rapinatori in fuga.



Grazie a un rapido coordinamento info-investigativo, i carabinieri della tenenza di Floridia e Siracusa hanno riconosciuto due dei quattro rapinatori, dando immediato avvio alle ricerche che hanno consentito di procedere all’arresto. A seguito di accurate perquisizioni personali e domiciliari, è stato possibile anche recuperare l’arma utilizzata per commettere il reato, una pistola a salve, priva di tappo rosso, fedele riproduzione della pistola Beretta mod. 92.

   

In manette sono finiti Mario Melino (il primo da sinistra), disoccupato 46enne, Denise Italia, disoccupata di 22 anni, Danilo Caracciolo, operaio edile 21enne e Sebastiano Puglisi, anche lui operaio edile di 22 anni, tutti floridiani con precedenti di polizia. Dopo le formalità di rito, gli arrestati sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.