Controlli dei carabinieri contro il lavoro in nero, denunce e sanzioni per oltre 100 mila euro

Controlli dei carabinieri contro il lavoro in nero, denunce e sanzioni per oltre 100 mila euro

SIRACUSA – Con il supporto dei militari del comando provinciale e d’intesa con il dirigente dell’ispettorato territoriale del lavoro di Siracusa, i carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro (N.I.L.) hanno eseguito 20 ispezioni in altrettante aziende operanti nei settori edile, agricolo, commercio, della ristorazione e in case di riposo al fine di arginare il dilagante fenomeno del lavoro in nero, del caporalato e delle violazioni sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

A seguito dei controlli operati tra i Comuni di Melilli, Francofonte, Noto, Pachino, Portopalo di Capo Passero, Priolo Gargallo, Augusta, Lentini e Rosolini sono state esaminate 62 posizioni lavorative, di cui 34 sono risultate irregolari sotto il profilo contributivo e retributivo. Sono stati inoltri individuati 14 lavoratori in nero in cantieri edili, fondi agricoli, negozi di abbigliamento, case di riposo, bar/pasticcerie e supermercati. Nei confronti dei titolari delle aziende è scattato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per avere utilizzato in nero più del 20% della forza lavoro.

Nei confronti di 5 datori di lavoro, inoltre, è scattata la denuncia per diverse violazioni in materia di sicurezza sul lavoro che riguardano l’omesso allestimento di opere provvisionali, l’inadeguato fissaggio di tavole fermapiede a strutture resistenti, l’omessa valutazione dei rischi ai quali sono stati esposti i dipendenti, l’omessa verifica dello stato di efficienza dei dispositivi di protezione individuale e l’omessa predisposizione di impianti antincendio e utilizzo di luoghi di lavoro privi di agibilità.

 In tutti i casi sono state impartite opportune prescrizioni ai datori di lavoro con lo scopo di ripristinare le condizioni di sicurezza imposte dalla legge. A volte si è reso necessario il temporaneo divieto a operare nell’area di cantiere.

Nei confronti di 3 titolari è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Siracusa per avere utilizzato sistemi di videosorveglianza senza preventivo accordo sindacale o autorizzazione dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro. Inoltre, è stata disposta l’immediata cessazione del funzionamento degli impianti in quanto consentivano il controllo a distanza dell’operato dei dipendenti. Le sanzioni amministrative ammontano a 55 mila euro e le ammende contestate a oltre 49 mila euro.