Cappelle vendute illegalmente al cimitero di Siracusa, a giudizio ex direttore e un operaio

Cappelle vendute illegalmente al cimitero di Siracusa, a giudizio ex direttore e un operaio

SIRACUSA – Rinviati a giudizio Fabio Morabito, ex direttore del cimitero comunale di Siracusa, e l’operaio Marco Fazzino, entrambi coinvolti nell’inchiesta della Procura di Siracusa sulla vendita illecita di cappelle.

I due, nel febbraio 2023, sono finiti in manette con le accuse di  induzione indebitaabuso d’ufficiofalsificazione di documenti e sottrazione di cadaveri, con lo scopo di guadagnare ingiustamente più di 60mila euro.

L’inchiesta sulla vendita di cappelle del cimitero di Siracusa

Il totale delle persone coinvolte nel processo è di 11. L’inchiesta risale al 2019 quando una donna, rientrata per le vacanze natalizie nel capoluogo aretuseo, si è resa conto che la cappella di famiglia era stata occupata da altri defunti e non più dai suoi congiunti.

Le indagini, avviate dopo la denuncia della donna, hanno messo in evidenza un “sistema” che avrebbe indotto i privati a versare somme di denaro per rendere veloce la sepoltura dei loro cari. Questo, in qualche modo, per eludere le lungaggini delle procedura di evidenza pubblica.

L’accusa dell’ex direttore e di un operaio.

Secondo l’accusa, sono stati proprio i due indagati ad aver indotto “gli evasori” a sborsare denaro in cambio di locali al cimitero.

I due hanno, dunque, sfruttato illegalmente gli strumenti giuridici della decadenza del possesso dei loculi in stato di abbandono, rimuovendo arbitrariamente i cadaveri per fare posto ai nuovi defunti.

Quando il processo

Fissata per il 27 novembre 2025 la prima data dell’udienza.