Augusta, saline Mulinello Sito di Notevole Interesse Pubblico. Di Venuta: “Continueremo tentandole tutte”

Augusta, saline Mulinello Sito di Notevole Interesse Pubblico. Di Venuta: “Continueremo tentandole tutte”

AUGUSTA – Un patrimonio naturalistico di notevole valore rischia di essere cancellato dall’asfalto. Ci troviamo alle saline Mulinello, alla foce dell’omonimo fiume ad Augusta, nel Siracusano, un ambiente umido e ricco di flora e avifauna.

Il progetto di ampliamento dell’area merci del porto commerciale in città, che prevede la cementificazione dell’area, potrebbe però fare sparire tutto questo arrecando un forte danno all’ambiente.

Le associazioni ambientaliste hanno fatto sentire la loro voce e hanno sottolineato come questi lavori non siano adeguati per i tempi attuali e come abbiano un forte impatto ambientale in una zona che deve fare già i conti con l’inquinamento prodotto dalle industrie.

In particolare, Italia Nostra Augusta, attraverso la sua presidente, Jessica Di Venuta, ha richiesto a inizio mese all’Assessorato Regionale ai Beni Culturali il riconoscimento della zona come Sito di notevole interesse pubblico da chiamare “Ambito storico delle saline del Mulinello”. A confermare ciò è proprio la presidente, intervenuta ai nostri microfoni, che puntualizza come l’idea sia nata già in passato e come la biodiversità e altri elementi siano fondamentali.

“In passato, la nostra associazione – spiega Di Venuta – ha presentato un progetto, al momento fermo al Consiglio Regionale Protezione Parchi e Aree Protette. Le nostre saline sono già Zps (Zone di Protezione Speciale), Sic (Sito d’Interesse Comunitario) e Zsc (Zone Speciali di Conservazione), perché rappresentano un patrimonio di inestimabile valore per la biodiversità, da un punto di vista sia genetico che culturale. La flora conta circa 125 specie e di esse 3 hanno interesse conservativo del sito, e sono l’Althenia Filiformis, la Ruppia Marittima e la Salicornia Perennis. Sono presenti 8 habitat di interesse comunitario e i fenicotteri qui sono ormai di casa. La nostra associazione non è contraria allo sviluppo economico del porto, ma ciò deve avere un futuro e deve avvenire nel rispetto del paesaggio. Non è così perché l’opera di cementificazione non è stata riammessa alla Corte dei Conti europea, in quanto sproporzionata rispetto agli attuali e futuri flussi di traffico commerciale. Malgrado questo però l’Autorità di Sistema Portuale intende finanziare il progetto col proprio avanzo di amministrazione, senza tenere conto neanche del rischio idrogeologico, con esondazione in caso di cedimento della diga Ogliastro. Qui c’è anche una memoria storica, con i vecchi mulini, e quest’opera non ha senso e requisiti”.

Il rispetto del paesaggio è una delle principali finalità dell’associazione, anche per mostrare nel migliore dei modi il rapporto tra l’uomo e l’ambiente. Diversi elementi inoltre potrebbero portare a fare di Augusta un modello per lo sviluppo sostenibile e si combatterà fino in fondo affinché il cemento non soffochi questo patrimonio ambientale.

“Italia Nostra – conclude Di Venuta – tiene molto al paesaggio, perché rappresenta la sintesi visibile della relazione uomo-ambiente, e i nostri progetti hanno anche lo scopo di fornire risposte in termini di qualità del vivere e di occupazione. Un’area protetta, come tutte le nostre saline, è il luogo privilegiato nel quale si possono coniugare entrambe le cose. In passato sono stati commessi errori, ma sappiamo che perseverare è diabolico. Il fatto che tutte le saline siano distribuite lungo la vecchia strada provinciale le rende facilmente accessibili e hanno tutte le credenziali per essere dichiarate Sito di Notevole Interesse Pubblico. Si parla tanto di sviluppo sostenibile e noi che ne abbiamo l’opportunità non la sfruttiamo. Aspettiamo delle risposte e continueremo tentandole tutte”. 

Si ringrazia Jessica Di Venuta per l’immagine