Augusta 2016, il bilancio del sindacato dei Vigili del fuoco: “Troppe carenze”

Augusta 2016, il bilancio del sindacato dei Vigili del fuoco: “Troppe carenze”

AUGUSTA – L’Operazione Agusta 2016 è giunta al termine. Sull’attività, che ha coinvolto in prima linea i vigili del fuoco, la sigla sindacale Conapo, nella figura del segretario regionale, Giuseppe Musarra, ha scritto e diffuso una nota in cui tira un bilancio del lavoro svolto.

Nonostante alcune criticità, in particolare per l’impiego di personale sottratto ai vari comandi che ha creato grandi disagi nei turni ed al soccorso, alla fine il lavoro è stato comunque svolto” scrive Musarra. 

Sottolineata la buona riuscita dell’operazione il segretario Conapo fa il punto della situazione polemizzando contro le istituzioni.

Chi è stato sul campo ha dovuto subire alcune leggerezze che hanno gravato sul personale e ci riferiamo a cose semplici ma fondamentali come la fornitura di acqua, che come previsto dalla Circolare del servizio sanitario nazionale prevede l’assunzione di 10 litri al giorno per persona in condizioni climatiche estreme e sottoposti a sforzi fisici, per la quale non è stato previsto un numero adeguato di frigoriferi utili a garantire la freschezza di questa preziosa ed essenziale bevanda; nel mese di luglio un solo piccolo frigorifero riempito e rifornito in continuazione di bottigliette è stato del tutto insufficiente. Alla stessa maniera non ci è sembrato adeguato e sufficiente il pasto fornito che come ben sappiamo deve rispecchiare precisi parametri nutrizionali (specialmente in tale circostanza) che anche in questo caso hanno evidenziato un servizio poco scrupoloso ed alquanto carente”.

Risulta importante puntare l’attenzione sulla presenza dei “PARI” ovvero quel supporto psicologico tanto reclamato in fase organizzativa. Tale figura è risultata essere insufficiente; in alcune giornate ne era presente solo una e comunque senza aver predisposto una postazione dove poteva essere garantita una certa “privacy”! Eppure anche in questo caso dovrebbe essere premura dell’amministrazione, così come l’aver individuato e creato questa figura professionale, provvedere alla formazione della stessa, ma anche in questo caso sono emerse le lacune di un dipartimento che alle tante belle parole non fa poi seguire i fatti“.

Musarra sottolinea come determinate lacune ricadano sugli operatori.

In conclusione su chi sono ricadute tutte queste carenze? Ovviamente sull’ultimo, sul più debole, su chi il lavoro lo ha svolto e lo svolge concretamente caricandolo sempre e comunque sulle proprie spalle cercando di portarlo a termine perché non potrebbe che esser così! E proprio da questa verità il Conapo oggi vuole porre l’accento su chi si è veramente distinto in questa operazione, su chi ha dimostrato grande capacità, serietà, professionalità, su chi ha iniziato e portato a termine senza se e senza ma il proprio lavoro, su chi possiamo serenamente dire, senza nulla togliere alla totalità del personale impiegato in questa iniziativa, ha dimostrato essere un valore aggiunto fondamentale, essenziale, primario, unico ed indiscutibile: l’operatore!”

La nota si conclude con un duro attacco alla dirigenza dei Vigili del fuoco.

I dirigenti dei Vigili del fuoco sappiano che fare belle figure sulle spalle del personale operativo, su chi è sempre in prima linea, su chi affronta quotidianamente la realtà interventistica che oggi risulta essere troppo carente in tema di formazione, di mezzi, di attrezzature e di uomini, non li solleva dalle loro responsabilità, non giustifica le loro scelte votate al risparmio economico che costringe il soccorritore a fare salti mortali pur di risolvere il problema, la fatalità. È andata bene, ma non per questo possiamo perseverare rischiando che succeda qualcosa di irreversibile“.