Arrestato il reggente del clan “Nardo”: nel 2002 incendiò incendiato il capannone di un imprenditore di Carlentini

Arrestato il reggente del clan “Nardo”: nel 2002 incendiò incendiato il capannone di un imprenditore di Carlentini

SIRACUSA – È considerato l’attuale reggente del clan “Nardo” e per questo è finito in manette.

I carabinieri di Carlentini, hanno arrestato Angelo Maria Randazzo, 41enne, pluripregiudicato, nipote di Sebastiano Nardo, capostipite dell’omonimo clan, egemone sull’area nord della provincia. L’arresto è stato eseguito dopo l’emissione del provvedimento di carcerazione lo scorso 31 ottobre dal Tribunale di Siracusa.

Angelo Maria Randazzo, 41 anni

In sostanza Randazzo deve espiare una pena residua di anni 5, mesi 11 e giorni 10 reclusione perché riconosciuto colpevole dei reati di tentata estorsione e danneggiamento a seguito di incendio commessi entrambi nel 2002 ai danni di un imprenditore di Carlentini.

Si tratta di un duro colpo per la criminalità organizzata della provincia proprio perché Randazzo è attualmente considerato il reggente del clan “Nardo”, dovendo fare le veci dello zio ancora in carcere al regime del 41 bis.

All’epoca dei fatti, Randazzo, in collaborazione con altre persone, si è avvalso della forza dell’intimidazione di cui disponeva su quel territorio grazie al clan di appartenenza. Con violenze e minacce e dopo aver incendiato i locali di una ditta di Carlentini,ha minacciato il suo titolare ulteriori ritorsioni nel caso in cui non avesse accolto le richieste estorsive di 200 milioni delle vecchie lire, fortunatamente  non andate a buon fine grazie alle tempestive indagini dei Carabinieri che sventarono i propositi criminosi.

Per Randazzo,  l’A.G. di Siracusa, dopo avere considerato i periodi di detenzione già presofferti per gli stessi reati,ha emanato a carico dell’uomo, oltre al provvedimento di reclusione di quasi 6 anni da scontare nel carcere di Brucoli, anche l’interdizione perpetua dai Pubblici Uffici.