Acqua non potabile per interventi alla condotta, il sindaco Bruno: «Nessun pericolo per la salute dei cittadini»

Acqua non potabile per interventi alla condotta, il sindaco Bruno: «Nessun pericolo per la salute dei cittadini»

PACHINO – Acqua non potabile da 4 mesi nel territorio di Pachino (Siracusa) e richiesta dell’Azienda Sanitaria Provinciale di fare chiarezza e i dovuti lavori per tutelare la salute dei cittadini.

Una notizia pubblicata questa mattina dal nostro giornale, in possesso della nota dell’Asp, e su cui arriva la replica da parte del primo cittadino del comune di Pachino, Roberto Bruno, che pubblichiamo integralmente (così come da nostro costume e come già auspicato nell’articolo stesso di questa mattina).

Gentile direttore, 

in virtù dell’art. 8 della legge sulla stampa 47/1948 stabilisce che “il direttore o, comunque, il responsabile è tenuto a fare inserire gratuitamente nel quotidiano o nel periodico o nell’agenzia di stampa le dichiarazioni o le rettifiche dei soggetti di cui siano state pubblicate immagini od ai quali siano stati attribuiti atti o pensieri o affermazioni da essi ritenuti lesivi della loro dignità o contrari a verità, purché le dichiarazioni o le rettifiche non abbiano contenuto suscettibile di incriminazione penale”; 

visto l’articolo dal titolo “Acqua non potabile a Pachino da 4 mesi. L’Asp di Siracusa “tira le orecchie” al sindaco Bruno” pubblicato il 15 novembre 2017 dalla testata giornalistica online da Ella diretta www.newsicilia.it

Le chiedo il diritto di replica a precisazione di quanto scritto

L’acqua della condotta idria civica non è potabile perché quest’anno durante il periodo estivo, per soddisfare le maggiori esigenze degli utenti, l’amministrazione è intervenuta garantendo, oltre alle fonti naturali di approvvigionamento, l’attingimento da altri due pozzi in contrada Maccari e Guastella. E in uno dei due l’acqua non risulta potabile. 

Pur finite le particolari esigenze estive, è stato deciso di mantenere i due ulteriori pozzi perché erano necessari degli interventi di riparazione nella condotta esterna, così da garantire comunque l’acqua ai cittadini. Finiti i lavori, saranno sganciati i pozzi e l’acqua tornerà potabile. Oltretutto, non c’è alcun documento volutamente “nascosto” ma tutto è pubblicato e fatto alla luce del giorno. 

Dunque escludo motivi di allarmismo.