AUGUSTA – Un terremoto di magnitudo Ml 4.2 è stato registrato dalla Rete Sismica Nazionale alle ore 3,34 italiane di oggi, 15 aprile 2022. L’epicentro è stato localizzato nel mar Ionio, al largo della costa siracusana a circa 42 chilometri da Siracusa, 38 chilometri da Augusta (Siracusa) e 52 chilometri da Catania e ipocentro a una profondità di circa 33 chilometri.
L’area epicentrale si colloca nel bacino ionico ad ENE dell’avampaese Ibleo, area maggiormente sismogenetica della Sicilia sud-orientale. Nel bacino ionico si trovano strutture connesse alla faglia Ibleo-maltese, importante elemento strutturale a est del blocco Ibleo e tutte le strutture secondarie a essa connesse.
Come si nota dalla figura della sismicità avvenuta dal 1985 ad oggi, le localizzazioni epicentrali sono piuttosto sparse e non descrivono particolari allineamenti che possano essere associati ad una struttura definita.
Questo aspetto, pur essendo dovuto in parte alla mancanza di stazioni sismiche in mare, caratterizza la sismicità del bacino Ionico a sud della Calabria e a est di Catania e Siracusa.
Dal 1985, nell’area compresa entro 30 km dall’epicentro, sono stati localizzati altri 29 terremoti di magnitudo pari o superiore a 3,0: tra questi il più forte è quello del 13 dicembre 1990 di magnitudo Mw 5,6, avvenuto a circa 20 chilometri più a SW rispetto alla localizzazione attuale, quindi più a ridosso della costa siracusana.
Un altro evento significativo della storia recente è avvenuto il 30 settembre 1963 nel mar Ionio di magnitudo Mw 5,0.
Il terremoto di oggi è avvenuto in un’area che storicamente ha sentito gli effetti di forti terremoti avvenuti in aree limitrofe. La località più vicina all’epicentro è Augusta (38 chilometri), ma la città di Siracusa, la cui storia sismica è mostrata in figura, dista 42 chilometri.
I massimi effetti riportati (VIII, VIII-IX, IX MCS) a Siracusa sono relativi agli eventi del 7 giugno 1125, magnitudo stimata 5,8, a Siracusa, del 4 gennaio 1169, di magnitudo stimata pari a 6,5 e del 10 dicembre 1542, di magnitudo stimata pari a 6,7, entrambi in Sicilia sud-orientale, e al grande terremoto dell’11 gennaio 1693, di magnitudo stimata pari a 7,3, che distrusse l’area della Sicilia orientale.
Da allora effetti massimi del VII grado MCS si sono avuti in occasione del terremoto dell’11 gennaio 1848, di magnitudo Mw 5,5, avvenuto nel golfo di Catania. Poi risentimenti massimi pari al VI-VII grado MCS.
La pericolosità sismica di questa area è considerata media. Terremoti anche più forti di quello avvenuto oggi sono possibili per quanto la probabilità che si verifichino, ovvero la frequenza, non è particolarmente alta. Dalla mappa si nota come la pericolosità aumenti sensibilmente verso sud-est proprio nella zona epicentrale del terremoto del 1693.
La mappa di scuotimento calcolata dai dati delle reti sismiche e accelerometriche INGV e DPC mostra dei livelli di scuotimento fino al IV grado MCS, tra Catania e Siracusa.
Il terremoto è stato risentito in Sicilia sud-orientale, in particolare nelle città di Catania e Siracusa, come si evince dai dati raccolti dal questionario di “Hai sentito il terremoto?”, con effetti stimati, al momento, fino al IV grado MCS. La mappa aggiornata è disponibile sul sito di “Hai sentito il terremoto?”.
Fonte foto Ingv.it
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