La lingua dei segni diventa una materia per 24 classi siciliane

La lingua dei segni diventa una materia per 24 classi siciliane

SICILIA – Saranno 24 le classi elementari in Sicilia dove verrà insegnata la lingua dei segni. L’iniziativa servirà per migliorare l’inclusività e la comunicazione con persone affette da sordità.

Il progetto

L’attività, ancora in fase sperimentale, durerà 35 ore e riguarderà tre classi di scuola primaria, tre per ogni ambito territoriale – Enna e Caltanissetta sono unite – a cui si aggiungono due Istituti superiori professionali a indirizzo sociosanitario, il Marconi – Mangano di Catania e l’Istituto superiore di Riposto. In totale saranno sei gli studenti che parteciperanno alle attività in classe maturando crediti Pcto.



Obiettivi dell’Ens

La formazione e l’inclusione scolastica è tra i diversi obiettivi della missione dell’Ens che opera su tutto il territorio nazionale con 104 sezioni provinciali, 18 consigli regionali ed oltre 50 rappresentanze intercomunali.

Inclusione su tutta la Sicilia

Dopo il successo dell’esperienza in alcune scuole del Ragusano, il progetto è stato esteso a tutta la regione per favorire l’inclusione scolastica attraverso l’apprendimento della Lis, che dal 2021 è riconosciuta ufficialmente come una lingua con regole grammaticali, sintattiche e morfologiche, utile anche per alfabetizzare gli studenti stranieri.