SICILIA – Quando si intende la “primavera” come stagione, si è portati maggiormente a pensare a tutto ciò che porti clima mite, fioriture di nuove piante, temperature più alte e tanti altri fenomeni naturali, che con gradualità portano all’estate. Purtroppo però, per moltissimi cittadini (si parla di circa un terzo del totale), lo splendore della primavera, non è soltanto un momento congeniale, anzi. Esiste infatti una problematica di salute non indifferente in questo periodo dell’anno: le allergie e le reazioni legate alle stesse.
In realtà molto spesso le allergie primaverili hanno un comune denominatore: i pollini. Come si è analizzato negli ultimi anni in merito a tutto ciò, su questa problematica ci si è resi conto che essa non ha “quasi mai” una stagione soltanto di riferimento delle quattro, motivo per cui esiste molto riscontro anche durante la stagione invernale ed autunnale.
Le cause prime e le manifestazioni dell’allergia
É chiaro che l’allergia, per potersi sviluppare, ha bisogno di molteplici fattori ambientali, perché senza un contesto adatto, non avverrebbe. Essa si radica nelle seguenti situazioni: eventuale temperatura aerea e/o del suolo, altitudine dal livello del mare, percentuale di umidità all’interno o meno di un ambiente, presenza o meno di un determinato tipo di vegetali principalmente se sotto effetto di interventi naturali o umani.
L’organismo umano, quando avvengono queste manifestazioni, grazie al suo funzionamento di “macchina perfetta” o quasi com’è, costruisce delle reazioni, che permettono ad un individuo di potersi accorgere e proteggere da un’eventuale minaccia allergica: rinite, congiuntivite, asma, piccoli fastidi di vario genere, classici pruriti, dispnea, vari tipi di dermatiti, semplice tosse ed in certi casi può incidere anche sul reflusso gastroesofageo.
Esistono rimedi e cure?
I rimedi e le cure che esistono sono ovviamente utilizzati e spesso anche riconosciuti, ma non sono assoluti; in ognuno degli individui si riscontra la propria soggettività, sia sul punto di vista patologico, che su quello immunologico. Importante è l’utilizzo di antistaminici, colliri, spray, ma soprattutto l’aerosol, potente liquido, che il più delle volte viene ingerito e respirato per via di inalazione.
L’analisi finale è che coloro che soffrono di questa patologia, ne sono “portatori” a vita la maggior parte delle volte, e che soltanto con le giuste prevenzioni limitano i danni.