SICILIA – Oggi, 17 settembre, si celebra la Giornata Mondiale della sicurezza dei pazienti, una ricorrenza istituita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per promuovere la consapevolezza e l’azione globale sul tema della sicurezza nel settore sanitario.
Un’occasione per riflettere non solo su cosa significhi garantire cure sicure ed efficaci, ma anche sulle sfide che il sistema sanitario affronta a livello globale, nazionale e regionale.
L’importanza della sicurezza dei pazienti
La sicurezza dei pazienti è un pilastro essenziale della qualità delle cure.
Gli errori medici rappresentano una delle principali cause di morte e disabilità a livello mondiale, con stime che parlano di milioni di persone colpite ogni anno da incidenti evitabili durante il trattamento sanitario.
L’OMS sottolinea che migliorare la sicurezza dei pazienti non è solo un dovere morale, ma anche un’opportunità per migliorare l’efficienza e ridurre i costi del sistema sanitario.
Le principali aree critiche includono la gestione dei farmaci, le infezioni correlate all’assistenza sanitaria, gli interventi chirurgici e il corretto utilizzo delle tecnologie mediche.
Per ridurre gli errori, è necessario investire in formazione, aggiornamento continuo del personale e infrastrutture adeguate.
La sanità in Italia
L’Italia vanta uno dei sistemi sanitari più accessibili al mondo, basato sul principio della copertura universale.
Tuttavia, non mancano le sfide.
La carenza di personale, i tempi di attesa lunghi e la distribuzione disomogenea delle risorse tra Nord e Sud sono problemi cronici che influenzano la qualità delle cure.
Nonostante le criticità, il Sistema Sanitario Nazionale (SSN) italiano è riconosciuto per alcune eccellenze, come la prevenzione, l’assistenza materno-infantile e i trapianti d’organo.
Il livello di formazione dei medici e del personale sanitario è generalmente elevato, ma l’accesso a queste cure può variare in base alla regione di residenza.
Le regioni del Nord Italia, come Lombardia ed Emilia-Romagna, spesso si distinguono per l’efficienza e la qualità delle strutture sanitarie, mentre il Sud, inclusa la Sicilia, si trova ad affrontare problematiche più accentuate legate alla carenza di risorse e alla gestione inefficiente.
La sanità in Sicilia
La Sicilia, con oltre 5 milioni di abitanti, è una delle regioni italiane che più soffre per le difficoltà strutturali del sistema sanitario.
La carenza di medici e infermieri, soprattutto nelle aree rurali e periferiche, è un problema che si è aggravato negli ultimi anni, in parte anche a causa della pandemia di COVID-19.
Una delle principali criticità in Sicilia è legata alla mobilità sanitaria: molti pazienti sono costretti a spostarsi verso il Nord Italia per ricevere trattamenti specialistici non disponibili nell’isola.
Questo fenomeno, noto come “fuga sanitaria“, incide sia sulle finanze regionali che sulla qualità della vita dei cittadini siciliani.
Tuttavia, la Sicilia ha dimostrato anche la capacità di innovare e migliorare.
Negli ultimi anni, si sono registrati progressi nell’adozione di nuove tecnologie, come la telemedicina, che ha permesso a molti pazienti di accedere a consulti medici a distanza.
Le sfide future
La Giornata Mondiale della sicurezza dei pazienti ci ricorda quanto sia importante investire non solo in nuove tecnologie e infrastrutture, ma anche nel capitale umano.
Formare il personale sanitario, garantire protocolli rigorosi e promuovere la cultura della sicurezza sono gli strumenti chiave per migliorare la qualità delle cure.
La sicurezza dei pazienti non può essere considerata un lusso o una questione secondaria.
È una priorità su cui devono convergere risorse, politiche e attenzione mediatica.
Solo così sarà possibile assicurare un futuro più sicuro per tutti, senza lasciare indietro nessuno.