SICILIA – Si abbassa sempre di più il numero dei cittadini siciliani che consultano il medico prima di assumere farmaci, i quali, se abusati o consumati impropriamente, rischiano di peggiorare invece che curare.
Per accendere i fari su questo nodo che incide sulla spesa sanitaria e sui rischi clinici del paziente nei giorni scorsi si sono riuniti a Palermo, in un evento organizzato da Motore Sanità, con il contributo di Angelini Pharma, medici di medicina generale, farmacologi, farmacisti, specialisti ed esperti di sanità pubblica.
“Andamento preoccupante“
“L’uso dei Fans (Farmaci antinfiammatori non steroidei) esploso durante la pandemia, conserva un andamento preoccupante – ha sottolineato Anna Maria Minucucci della direzione scientifica di Motore Sanità -, i Fans dunque, nel trattamento del dolore cronico lieve e moderato, andrebbero limitati ai soli casi indicati dall’Aifa mentre andrebbero percorse le altre azioni terapeutiche possibili con paracetamolo in prima battuta, molto efficace nel dolore neuropatico, associato o meno ai Fans e agli oppioidi, negli altri casi”.
“Il dolore cronico, anche quando lieve o moderato, è una patologia seria che richiede un approccio terapeutico professionale – ha sottolineato Maurizio Pastorello, Direttore dipartimento del Farmaco ASP Palermo – va chiarito ai cittadini che se non si passa dal medico ma ci si autoprescrive i farmaci, l’appropriatezza è quasi impossibile”.
In Sicilia quasi 400mila cittadini soffrono di dolore cronico
Mario Bilardo, presidente Ordine dei Farmacisti di Palermo ha poi spiegato: “Noi farmacisti, grazie alla nostra capillarità sul territorio abbiamo un punto di osservazione unico sulla cittadinanza. In Sicilia circa 380mila cittadini soffrono di dolore cronico, ma dalla mia esperienza posso dire che sicuramente molti non sono stati diagnosticati”.
Di tutte le criticità riguardanti la presa in carico dei pazienti e della corretta informazione fanno fatica a farsene carico i medici di medicina generale da soli, visto che come affermato da Luigi Tramonte, Segretario regionale FIMMG Sicilia che “nella nostra regione ci sono 4.248 medici di medicina generale e 1.852 medici di continuità assistenziale, a fronte però di una popolazione per il 22,3% over 65 con poche Aft attive realmente“.
Un freno all’automedicazione
Ad aprire i lavori dell’appuntamento palermitano di Motore Sanità è intervenuto Pasquale Cananzi, Direttore farmaceutica Regione Siciliana che ha sollecitato la creazione di un fronte comune tra medici, istituzioni e pazienti per tirare il freno al fenomeno dell’automedicazione.
All’appello delle istituzioni ha risposto immediatamente Salvatore Amato, Presidente Ordine dei Medici Palermo, che non solo si è dimostrato pienamente concorde ma ha anche sottolineato “l’esigenza della formazione non solo tra i medici ma anche, con campagne mirate per i cittadini”.
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