I temi della connettività e delle digitalizzazione in Sicilia sono temi ancora scottanti, che provano come la regione sia (sfortunatamente) in ritardo rispetto al resto d’Italia. Internet è lento, la banda ultralarga non raggiunge molte comunità e non tutte le famiglie siciliane possono permettersi un abbonamento Internet o un dispositivo per far studiare i più giovani.
Diversi studi, come quello di OpenSignal e di Federconsumatori, confermano questa tendenza. Tra le province più lente ci sono Catania e Palermo, dove la connessione è ancora più lenta di notte quando la rete è più congestionata. La connessione serale di Palermo è addirittura la peggiore d’Italia e questo è vero per tutti gli operatori. Con una velocità media generale di 38,34 Mbps in Sicilia, la connessione ad Internet in regione è decisamente troppo lenta, considerando la media di 47,84 Mbps di Torino.
Nonostante i costi degli abbonamenti per gli utenti stiano aumentando, la qualità del servizio sta calando. L’esperienza degli utenti siciliani è tutto meno che positiva. Infatti, gli esempi di connessione di alta qualità in Sicilia sono pochi. Le eccezioni sono Sambuca ed Ispica. È in questi territorio che la rete Open Fiber ha recentemente installato la banda ultralarga.
A Sambuca, ad esempio,l’intervento di Open Fiber si è concentrato su zone che non avevano una connettività ultraveloce, realizzando una rete all’avanguardia che trae benefici a imprese e cittadini privati. Con una velocità di connessione di 1 Gigabit al secondo, la nuova banda ultralarga porta Sambuca nel futuro, una vera innovazione per il territorio e una risorsa per scuole, musei, poliambulatori e uffici comunali. In cantiere, lavorando con strumenti come la vite a testa esagonale fornita del leader del settore RS, Open Fiber ha portato il potenziale della tecnologia dove prima non arrivava.
È grazie a cambiamenti come questo che l’economia siciliana può davvero svilupparsi. In fondo, la trasformazione digitale beneficia cittadini, imprese e pubblica amministrazione.
Per questo, dall’1 gennaio 2024, la regione Sicilia ha lanciato la piattaforma digitale dedicata ai cittadini. Online, i siciliani possono ora presentare istanze e procedure contro gli atti della pubblica amministrazione. Con questo portale, i servizi regionali digitali a disposizione della popolazione aumentano e il processo si semplifica. Con pochi clic è possibile presentare ricorsi, accedere alle comunicazioni e agli atti rilevanti.
Il processo di digitalizzazione è inevitabile e i progetti che coinvolgono la tecnologia sono sempre di più, sia grandi che piccoli. Come il servizio di censimento digitale dei cimiteri delle Egadi affidato alla ditta Maggioli di Santarcangelo di Romagna. Il progetto include il censimento di tutte le aree di Favignana, Levanzo e Marettimo per creare una banca dati disponibile su una piattaforma digitale per creare un servizio più efficiente e comprensivo.
Un’altra innovazione approdata in Sicilia è il cavo sottomarino di 21 chilometri, a 2000 metri di profondità, per studiare in tempo reale la Terra, il mare e per rilevare i dati sul cambiamento climatico. Prima nel suo genere in Italia, questa tecnologia permette di monitorare il bacino dello Ionio e di analizzare in tempo reale rischi naturali e non solo. Con 3 ripetitori a 6 km uno dell’altro, lo Smart Cable è un esperimento in tecnologia ed innovazione.
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