SICILIA – “La Regione Siciliana in quattro anni ha destinato 289 milioni di euro alla ricerca e all’innovazione, finanziando 946 imprese. Segno evidente che qualcosa è cambiato rispetto al passato. Il governo regionale ha voluto intraprendere una sfida difficile ma entusiasmante perchè consentirà all’Isola di diventare competitiva in un mercato sempre più esigente”.
Lo ha detto il presidente della Regione Nello Musumeci, dove è intervenuto oggi al Castello di Alcamo (Tp) alla “Borsa della ricerca – In Sicily“, coorganizzata dalla Regione, attraverso l’assessorato alle Attività produttive. “A differenza del passato – ha proseguito il governatore – oggi al centro dell’attenzione del governo regionale c’è l’impresa, unica vera fonte di ricchezza per il territorio. Basta assistenzialismo, basta contributi a pioggia improduttivi. I giovani hanno bisogno di formazione, chi ha talento ha bisogno di applicarlo nella ricerca e nell’innovazione, le imprese hanno bisogno di diventare competitive“.
Musumeci ha ricordato anche il recente accordo stipulato dalla Regione con le quattro università siciliane per la ricerca di base e per quella applicata, aggiungendo: “Siamo convinti che utilizzare le opportunità finanziarie che l’Unione europea ci offre sia una occasione da non perdere. E questa iniziativa di oggi è fra le più significative nel panorama della ricerca italiana”.
Sono, invece, circa 597 i milioni di euro del Fondo europeo di sviluppo regionale impegnati a sostegno della competitività delle piccole e medie imprese siciliane dal 2018 al 2021. Si tratta di risorse che hanno contribuito a finanziare 73.060 imprese. Un appuntamento chiave quello della Borsa della ricerca per mettere in contatto investitori e grandi imprese con start up siciliane.
Sono 30 i progetti ammessi e selezionati a seguito dell’avviso lanciato lo scorso aprile dall’assessorato.
“La Sicilia – commenta l‘assessore regionale alle Attività produttive, Mimmo Turano – può e deve essere un grande incubatore di sviluppo, innovazione e ricerca per questo entro luglio pubblicheremo un bando destinato a sviluppare luoghi di innovazione, capaci di promuovere sviluppo e rendere attrattivi i territori. Abbiamo una dotazione di 2 milioni di euro che intendiamo investire per sviluppare luoghi di innovazione generativi, di produzione e di lavoro, che devono far convivere l’impresa e il giovane creativo, start up, eventuale coworking e fab lab, formazione. L’obiettivo è facilitare l’incontro tra domanda e offerta di innovazione, stimolare l’adozione di tecnologie avanzate, con particolare riguardo alla microimprenditorialità e a iniziative innovative”.
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