Regionali, Salvini attacca e Razza risponde: dichiarazioni al vetriolo sulla “questione Musumeci”

Regionali, Salvini attacca e Razza risponde: dichiarazioni al vetriolo sulla “questione Musumeci”

SICILIA – Botta e risposta tra Ruggero Razza e Matteo Salvini sul tema delle elezioni Regionali in Sicilia.

A dichiarare pareri e proposte al quotidiano La Sicilia è stato Matteo Salvini che avrebbe dichiarato: “Dobbiamo pensare a battere la sinistra per ridare ossigeno a una Palermo mai così in affanno e che sconta un decennio di scelte pessime.

Salvini si è poi scagliato nuovamente contro l’ipotesi di una ricandidatura di Musumeci alle prossime regionali: “Ascolto il giudizio dei siciliani e prendo atto dei sondaggi: non mi sembrano brillanti. Ci si aspettava una rivoluzione coraggiosa, a partire da rifiuti e trasporti” e sulla scelta del nuovo candidato governatore dell’Isola avrebbe ribadito che decideranno i siciliani e ne parleremo a tempo debito”, ricordando che “la Lega ha la fortuna di avere donne e uomini di valore”.

Non tarda la risposta di Ruggero Razza, assessore regionale alla Sanità e uomo vicinissimo a Musumeci, che ha parlato ai microfoni dell’Ansa: “Ha ragione il segretario della Lega: in Sicilia decidono i siciliani. Nel senso che decidono le persone, i cittadini, quelli che ricordano cosa siano state le stagioni passate in Sicilia, con la vergogna sul volto per l’inadeguatezza rappresentata da una classe dirigente succube di potentati oggi alla sbarra”.

“Oggi il centrodestra in Sicilia è diviso a Messina, ma in quella città è divisa anche la Lega. Concordo sulla necessità di serrare le fila e trovare soluzioni che facciano prevalere la coesione della coalizione. Come – osserva Razza – già hanno fatto alcune forze centriste, a partire dall’Udc, e tanti esponenti della nostra parte politica questa unità può essere trovata attorno al presidente Musumeci, che è già espressione di un cartello di forze politiche ampiamente rappresentativo di tutte le anime del centrodestra e che è fortemente sostenuto da FdI, nelle cui fila oggi anche Db si riconosce pienamente“.

Immagine di repertorio