SICILIA – A quattro mesi dalla comunicazione dei 18 nomi dei dirigenti generali delle Asp siciliane, la Commissione Affari Costituzionali non ha ratificato le nomine. In Sicilia non ci sono manager con pieni poteri a guidare la sanità regionale, ma solo commissari straordinari impegnati in attività di ordinaria amministrazione. In realtà al sistema sanitario siciliano servirebbe molto di più dell’ordinario.
Senza dirigenti a pieni poteri nessun cambio di passo
Senza dirigenti con poteri pieni non è possibile realizzare la programmazione manageriale delle aziende ospedaliere, non si possono fare nuove (se necessarie) nomine nei reparti. Non si può riorganizzare il personale o assumere. Soprattutto senza dirigenti non si può redigere il nuovo piano sanitario regionale, che anche l’assessore alla Salute Giovanna Volo aveva garantito sarebbe arrivato con la nomina dei direttori generali.
Le elezioni europee potrebbero sbloccare le nomine
Sindacati e opposizione sono pronti a scommettere in un probabile ritorno sulle nomine dei manager dopo le elezioni europee. “Alcune nomine potrebbero essere ridiscusse sulla base delle prossime elezioni europee – ha spiegato il segretario generale CGIL Sicilia Alfio Mannino – in questo momento non si stanno facendo scelte di merito, ma in funzione degli equilibri politici“. Intervenendo recentemente in un convegno della Cisl a Palermo la stessa assessore Volo ha garantito invece la convalida delle nomine prima di giugno.
Nel frattempo la Sicilia non ha un piano sanitario
Come anticipato, la stessa assessore Giovanna Volo aveva promesso la redazione del nuovo piano sanitario regionale a nomine fatte, per questo oggi il piano per la Sicilia non c’è. “La situazione è grave – ha ribadito Mannino – perché quando abbiamo incontrato Volo era chiara la subordinazione della redazione del nuovo piano sanitario alla nomina dei direttori generali. C’è uno scontro politico in atto, Fratelli d’Italia non ha condiviso alcune scelte territoriali insieme ad alcuni nomi direttamente. La Regione potrebbe agire senza il parere della Commissione, che non è vincolante“.
Anche in Sicilia sanità in ginocchio, ma tutto fermo
Anche Giovanni Burtone, per il Partito Democratico in Commissione Salute, servizi sociali e sanità all’Ars, ha previsto uno sblocco in estate. “Il governo Schifani – ha detto – continua ad essere immobile aspettando il passaggio elettorale“. Ad oggi la Regione ha effettivamente perso quattro mesi per la ratifica dei nomi.
“Il tempo perso dà la percezione di un continua contrattazione interna tra le posizioni politiche a scanso di ogni beneficio per sanità siciliana e la sanità in Sicilia è in ginocchio” ha detto Burtone. Per Nicola D’Agostino, in commissione per Forza Italia, “non c’è invece da preoccuparsi“. Sulle nomine dovrebbe valere già oggi il silenzio assenso.
In foto l’assessore Volo