Primarie del Pd in Sicilia, Bonaccini avanti a Schlein: uno dei due sarà il prossimo segretario

Primarie del Pd in Sicilia, Bonaccini avanti a Schlein: uno dei due sarà il prossimo segretario

SICILIA – Le elezioni interne del Partito Democratico in Sicilia sono terminate. Secondo i risultati, Stefano Bonaccini è in testa con il 42,2% dei voti, seguito da Elly Schlein con il 36,9%, Gianni Cuperlo con il 15,3% e Paola De Micheli con il 5,6%.

Il coordinamento regionale “Bonaccini segretario” ha diffuso questi dati. Nella nota del Coordinamento, si sottolinea che la partecipazione massiccia alle votazioni dimostra ancora una volta l’essenza democratica del Partito Democratico. I rappresentanti del partito sono già pronti per le primarie del 26 febbraio, che saranno effettuate presso i gazebo appositamente allestiti e saranno aperte anche a coloro che non sono iscritti.

In alcune aree, i risultati sono nettamente a favore di Schlein, come a Catania e provincia dove ha ottenuto circa il 65% dei voti. D’altro canto, a Palermo e provincia e a Messina e provincia, Bonaccini è in testa con il 41,6% e il 44,2% dei voti rispettivamente. Il portavoce regionale siciliano della mozione Schlein ha sottolineato l’eccezionalità dei risultati a Catania, sperando che il prossimo risultato della federazione di Siracusa sarà decisivo.

I risultati nazionali

I risultati del voto nei circoli del Partito Democratico per la scelta del nuovo segretario sono stati resi noti dalla commissione nazionale per il congresso. Stefano Bonaccini ha ottenuto il 52,54% dei voti con 23.867 voti, Elly Schlein il 34,99% con 15.898 voti, Gianni Cuperlo il 7,83% con 3.556 voti e Paola De Micheli il 4,64% con 2.109 voti. I primi due classificati andranno al ballottaggio con le primarie del 26 febbraio, che saranno aperte anche ai non iscritti. Al momento, hanno votato 45.430 iscritti.

Le dichiarazioni di Bonaccini

Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna e candidato alla segreteria del Partito Democratico, ha dichiarato che più che mandare persone via, è importante convincere altre a unirsi. Ha anche detto che se diventa segretario, non accadrà più che nessuno del gruppo dirigente non si candidi nei collegi uninominali. Bonaccini ha sottolineato l’importanza della militanza, dove l’importante non è il grado ricoperto, ma la passione civile e l’etica pubblica per cui si fa politica. Altrimenti, secondo lui, il Partito Democratico non ha futuro. Ha anche affermato che il rapporto con il consenso dei territori è un segnale delle capacità di un leader, e che la prossima volta le candidate candidate del Partito Democratico saranno scelte dai cittadini con le primarie.