Infrastrutture, per la Siracusa-Gela “nemmeno le briciole”. M5S pronto alle barricate in aula

Infrastrutture, per la Siracusa-Gela “nemmeno le briciole”. M5S pronto alle barricate in aula

SICILIA – Impegnandosi nella spesa di 1,3 milioni di euro per la realizzazione del Ponte sullo Stretto, la Regione ha ridotto il contributo per la realizzazione delle altre infrastrutture regionali. Tra queste il lotto 9 Modica-Scicli dell’autostrada Siracusa-Gela. Annunciando la definizione della programmazione del Fondo Sviluppo e Coesione 2021-2027, la parte più consistente delle somme, cioè circa 2,4 miliardi è stata prevista per il settore “Trasporti e mobilità”; al completamento dell’A18 fino a Scicli andrebbero poco più 350 milioni di euro. Una somma che, però, non è stata ufficializzata nella proposta presentata dal governo alla Commissione Ue, secondo quanto sostenuto dal M5S.

Per la Siracusa-Gela “nemmeno le briciole

Per la Siracusa-Gela non ci sono nemmeno le briciole che erano state promesse”, ha dichiarato il coordinatore del M5S di Ragusa, Federico Piccitto, riferendosi al “dietro front” dell’assessore alle Infrastrutture Aricò sull’impegno di 350 milioni di euro fatto direttamente da Scicli ad inizio febbraio.

Probabilmente questo è sfuggito all’assessore Aricò quando, in occasione del consiglio comunale aperto a Scicli, aveva assunto solennemente l’impegno di riservare le risorse necessarie per finanziare il lotto 9 dal fondo FSC. Salvo poi non prevedere nemmeno un euro nella proposta sottoposta dal governo alla Commissione Europea probabilmente rendendosi conto, a posteriori, che quella cifra (500 milioni) ammontava alla metà dell’intero fondo disponibile per tutte le infrastrutture della Regione”.

Un dietro front che non sarebbe definitivo

Il “ripensamento” della Regione non sembrerebbe definitivo. La necessità di stanziare 1,3 milioni di euro e non più 1 milione, somma che la giunta regionale aveva inizialmente impegnato per il ponte, d’accordo con il governo, utilizzando i fondi Fsc, sarà compensata dal Ministero delle Infrastrutture. Si tratta però di un impegno non certificato, che resta però collegato alle dichiarazioni del presidente della Regione Renato Schifani fatte a dicembre 2023. “L’auspicio della Presidenza della Regione”, dichiarava il governatore nella nota in cui ha messo di fatto fine alle polemiche sulla rimodulazione non concordata dei fondi siciliani da riservare al Ponte “è che il ministro Salvini si possa attivare per restituire le maggiori risorse sottratte alla Sicilia, necessarie per sostenere importanti investimenti per lo sviluppo dell’Isola“.



M5S pronto alle barricate in aula

Non assisteremo inermi a queste continue marce indietro del governo e faremo le barricate in aula – ha annunciato Piccitto da rappresentante provinciale -. Il nostro coordinatore regionale Nuccio Di Paola, insieme alla nostra deputata Stefania Campo, hanno già presentato nella stessa giornata di ieri in commissione Bilancio una risoluzione per riservare le somme per il lotto 9. Continueremo a difendere questo territorio e le sue legittime aspettative”.

Nella serata di ieri è intervenuto poi il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca, comunicando il “no” alla bozza del Fondo di Sviluppo e Coesione presentato dal governo regionale. “Si tratta di una bozza di documento che Schifani ci sottopone a scatola chiusa, considerato non abbiamo avuto modo di intervenire nelle commissioni di merito e a cui mancano in ogni caso i requisiti previsti per legge, come la specificazione degli interventi suscettibili di finanziamento e il cronoprogramma procedurale e finanziario di ciascun intervento”.

Quella dei finanziamenti del Fondo Sviluppo e Coesione è una “coperta corta” che sta pesando sulla realizzazione di due incompiute siciliane. Da una parte il Ponte di Messina, progetto presentato per la prima volta nel 1934, dall’altro la superstrada Siracusa-Gela, attesa da oltre 50 anni.

Foto di repertorio