SICILIA – “Ringrazio il movimento e Cateno De Luca, ma è giunto il momento che le nostre strade, almeno per il momento, si dividano“. Così il deputato regionale siciliano Ismaele La Vardera, dopo aver deciso di lasciare il movimento di Cateno De Luca, Sud chiama Nord.
“Farò la mia traversata nel deserto. Non andrò in nessun partito di maggioranza, vado al gruppo misto” ha spiegato il deputato.
“Sabato scorso – aggiunge – ho capito quali sono i rapporti con il leader di Sud chiama Nord: niente dialogo e senza averne parlato prima, ha deciso con tutta la deputazione rimasta di tracciare il futuro del partito“.
“Come potrei non tenere conto delle affermazioni di Cateno: noi che oggi attacchiamo il governo regionale siamo pronti domani a sederci con i partiti che oggi lo sostengono? E avrei detto lo stesso se al fianco di Schifani ci fossero stati il Partito democratico e il Movimento 5 Stelle“.
“Sono stato accusato -conclude La Vardera- di aver frainteso le parole di De Luca, ma riascoltando lui e anche le affermazioni di Francesco Gallo, parlamentare a Roma, non vedo altra interpretazione a quella che ho dato io e anche i vari giornali. Per questo motivo, con un pizzico di commozione e affetto ho deciso di lasciare Sud chiama Nord e andare al gruppo misto. Ringrazio i validi collaboratori del gruppo, Cateno e tutti miei colleghi deputati“.
“Prendiamo atto della scelta del deputato Ismaele La Vardera con un pizzico di amarezza. Amarezza, perché la sua decisione sembra essere stata presa con troppa facilità, come se attendesse solo la prima occasione utile per andarsene“. Lo dichiara il coordinatore regionale di Sud chiama Nord, Danilo Lo Giudice.
“Tuttavia, dispiace soprattutto che l’onorevole La Vardera non abbia compreso il messaggio chiaro del nostro leader Cateno De Luca. Un messaggio che riflette pienamente la strategia del partito, voluta e sollecitata dallo stesso De Luca, e che non lascia spazio a interpretazioni ambigue”.
“Non abbiamo bisogno di giustificarci. Sud chiama Nord ha un obiettivo ben preciso: cambiare questa terra, e lo faremo. Governare, lo sappiamo bene, è una sfida complessa. Molti preferiscono rimanere sempre all’opposizione, ma noi non siamo nati per questo. Dove abbiamo amministrato, Sud chiama Nord ha dimostrato di saper incidere concretamente sul futuro delle comunità“.
“Vogliamo avere un impatto significativo anche sul futuro della Sicilia e, per riuscirci, siamo pronti a dialogare. Attraverso il confronto, intendiamo stimolare finalmente sia il centrodestra che il centrosinistra a intraprendere un vero cambiamento”.
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