SICILIA – Il Movimento 5 Stelle ha presentato un disegno di legge all’Assemblea regionale siciliana per dimezzare gli emolumenti dei 70 deputati dell’Ars, che attualmente ricevono un’indennità di 12.523,07 euro lordi al mese dopo l’ultimo adeguamento ISTAT.
Il disegno di legge propone anche l’abrogazione dell’adeguamento ISTAT, che ha portato ad un aumento di 1.423,07 euro rispetto a nove anni fa.
Il vicepresidente dell’Ars, Nuccio Di Paola, ha consegnato uno studio sugli aumenti degli emolumenti negli ultimi anni e ha chiesto una valutazione immediata del disegno di legge presentato.
Italia Viva VS M5S
“Abbiamo appreso dalla stampa che il Movimento 5 Stelle ha presentato un disegno di legge per dimezzare le indennità dei parlamentari regionali. Tuttavia, come sanno bene i parlamentari del Movimento 5 Stelle, questi progetti di legge hanno un carattere puramente propagandistico e demagogico e non verranno mai approvati, discussi o visti la luce, rimanendo semplicemente in attesa nell’ordine del giorno dell’Assemblea Regionale.
Comprendiamo la frustrazione del Coordinatore Regionale dei 5Stelle, Di Paola, che cerca di farsi passare come paladino della giustizia durante le sue apparizioni televisive. Tuttavia, in pochi minuti, egli ha dimostrato tutta la sua incoerenza e l’inadeguatezza istituzionale.
La verità è che, oramai, Di Paola e Miccichè sono due facce della stessa medaglia. La differenza è che Miccichè ha chiesto il voto segreto e si è dichiarato a favore dell’aumento Istat, mentre Di Paola, dopo essersi girato dall’altra parte, cerca ora di salvare la faccia.
Inoltre, non possiamo dimenticare l’ipocrisia del Partito Democratico, dove Cracolici, un parlamentare regionale di lunga data del PD, ha difeso l’aumento senza tentennamenti, mentre Provenzano dichiara che ‘l’adeguamento Istat dei parlamentari regionali è inaccettabile‘. Questo dimostra la doppia morale del partito.
A noi basterebbe che venisse tolto l’aumento di indennità conseguente all’adeguamento Istat, il che potrebbe essere fatto con una scelta in Ufficio di Presidenza o in Assemblea Regionale attraverso un emendamento. Sembra evidente che sono stati beccati con le mani nella marmellata e ora cercano di rimediare con provvedimenti finalizzati solo a prendere in giro i siciliani.
Tutto ciò è avvenuto in Sicilia con la connivenza di tutti: della maggioranza, del Partito Democratico e del movimento di De Luca“.
Questa è la dichiarazione dei giovani dirigenti di Italia Viva che hanno promosso la petizione contro l’aumento degli stipendi dei deputati siciliani: Valentina Falletta, Cristina Scaccia, Manuel Mangano, Giuseppe Cannavà e Giuseppe Perna.