SICILIA – Approvata dall’Ars – con voto segreto – la mozione di censura che impegna il Governo regionale alla revoca dell’incarico a Tuccio D’Urso, commissario per l’emergenza Covid, per violazione dell’art. 1, comma 1, dell’art. 2, comma 2, e dell’art. 3, comma 3, del Codice di comportamento dei dipendenti della Regione Siciliana.
L’ex dirigente regionale è finito al centro del mirino, dopo aver pubblicato sui social dei commenti offensivi al presidente dell’Ars e ad altri deputati regionali.
Nel post su Facebook, che è stato poi rimosso, criticava il Parlamento siciliano per avere bocciato la norma che avrebbe consentito ad alcuni superburocrati, lui incluso, di restare in carica per altri tre anni.
Dure le parole di Miccichè: “È indegno di rappresentare il governo. Il presidente Musumeci non ha l’obbligo giuridico di ‘licenziarlo’ ma l’obbligo morale sì, perché per sei volte questa persona ha reiterato i suoi comportamenti offensivi al Parlamento“.
Della stessa opinione è anche Ruggero Razza: “Nessuno ritiene che possano essere condivise o difese le espressioni utilizzate dall’ingegnere D’Urso”.
Foto di repertorio
