SICILIA – Ancora temperature roventi in Sicilia e nel Mezzogiorno a causa degli effetti dell’ex uragano Erin. Secondo gli esperti di 3bmeteo.com, il ciclone, dopo aver minacciato la costa orientale degli Stati Uniti, si è trasformato in una tempesta atlantica che sta risalendo verso l’Europa nord-occidentale.
Il meteorologo Manuel Mazzoleni spiega: “La sua azione favorirà la risalita di masse d’aria caldissima dal Nord Africa, causando un nuovo picco di caldo sul Sud Italia”.
In Sicilia, Calabria e Puglia, tra giovedì e venerdì, le temperature potrebbero sfiorare i 37°C.
Un uragano da record
Erin è stato uno degli uragani più imponenti e rapidi mai osservati nell’Atlantico. Nato a metà agosto al largo delle coste africane, in poche ore è passato da tempesta tropicale a uragano di categoria 5, con venti fino a 260 km/h. Oltre all’intensità, a renderlo eccezionale è stata la sua vastità: un diametro di oltre 800 chilometri, tra i più grandi mai registrati.
Da venerdì 22 agosto, Erin si è trasformato in tempesta post-tropicale, perdendo le caratteristiche di sistema a “cuore caldo” e assumendo quelle di un ciclone extratropicale.
L’impatto sull’Europa
Nei prossimi giorni la perturbazione associata a Erin porterà piogge torrenziali e venti tempestosi nel Nord Europa, mentre sull’Italia gli effetti saranno contrastanti:
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al Sud, nuova ondata di caldo con valori fino a 37°C;
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al Nord, tra mercoledì e giovedì, atteso maltempo intenso con possibili accumuli di pioggia oltre 150-200 mm in 48 ore, specie su Piemonte, Lombardia, Nordest, Levante ligure e alta Toscana.
Fenomeni non rari ma in crescita
“Gli arrivi in Europa di ex uragani non sono un’eccezione”, ricorda Mazzoleni, citando casi storici come Ophelia (2017), Gordon (2006) e Leslie (2018).
“Questi sistemi – aggiunge – pur trasformati, possono comunque portare venti violenti, mareggiate e rischi concreti. Con il cambiamento climatico, potrebbero diventare eventi sempre più frequenti e intensi“.