Incidenti in Sicilia, calo di oltre il 90%: effetto del lockdown, sempre più vittime tra i giovani

Incidenti in Sicilia, calo di oltre il 90%: effetto del lockdown, sempre più vittime tra i giovani

SICILIA – Come avviene ogni anno, gli esperti dell’Istituto Nazionale di Statistica hanno pubblicato i dati relativi al numero di incidenti stradali in Italia e in Sicilia, con stime definitive per il 2019 e quelle preliminari per il 2020.

Stime preliminari 2020

Partendo dai dati preliminari relativi a quest’anno, che sta per volgere al termine, come sospettabile il numero di sinistri è sceso.

Nel periodo analizzato, ovvero gennaio-settembre 2020, si registra una forte calo del numero di incidenti stradali in Italia con lesioni a persone (90.821, pari a -29,5%), del numero dei feriti (123.061, -32,0%) e del totale delle vittime entro il 30esimo giorno (1.788, -26,3%).

Se si limita l’osservazione al periodo gennaio-giugno 2020 le diminuzioni sono più accentuate, pari a circa il 34% per le vittime e a quasi il 40% per incidenti e feriti.

L’arrivo della pandemia da COVID19 ha infatti modificato radicalmente le abitudini di tutti e la mobilità ha avuto una battuta d’arresto come mai si era verificato prima.

Nel periodo di lockdown il tasso di mobilità (percentuale di persone che hanno compiuto almeno uno spostamento in giornata, ad eccezione dei tragitti a piedi inferiori ai 5 minuti) è passato dall’85% al 32% mentre la lunghezza media degli spostamenti è diminuita del 40%.

Dal confronto dei dati settimanali di incidentalità con l’anno precedente, emergono, come appena analizzato, grosse diminuzioni che in Sicilia toccano anche punte del 90,4% (90% in Italia) durante il mese di aprile; mediamente il decremento degli incidenti stradali è stato del 70% a marzo e dell’85,5% ad aprile (72% a marzo e 85% ad aprile in Italia).

Stime definitive 2019

Invece, se si analizza il trimestre luglio-settembre 2020 l’incidentalità è in ripresa, questo a causa dell’allentamento delle restrizioni, con cali più contenuti rispetto allo stesso periodo nel 2019.

Per quanto concerne la pubblicazione delle stime definito per l’anno 2019, nella nostra Isola si sono verificati 10.702 incidenti stradali che hanno causato la morte di 210 persone e il ferimento di altre 16.083. Rispetto al 2018, diminuiscono gli incidenti (-2,9%) e i feriti (-2%) in maniera più rilevante rispetto all’intero Paese (rispettivamente -0,2% e -0,6%).

Purtroppo è rimasto stabile il numero delle vittime della strada in Sicilia, mentre a livello nazione quest’ultimo aveva subito un calo.

Tra il 2018 e il 2019 l’indice di lesività è salito da 149,0 a 150,3, come pure l’indice di mortalità che passa da 1,9 a 2 decessi ogni 100 incidenti. Per quanto riguarda mentre quello di gravità rapporto tra il numero dei decessi e somma di decessi e feriti moltiplicato 100, rimane invariato e pari a 1,3. L’incidentalità rimane alto lungo la costa, nella zona sud orientale dell’isola e nel Trapanese.

Gli esperti, inoltre, hanno analizzato i dati e decretato che la pericolosità è più alta lungo la Strada Statale 557 di Campobello di Licata, la Statale 386 di Ribera e la Strada Statale 187 nel Trapanese.

L’indice di mortalità cresce in circa il 15% dei comuni sparsi nella parte occidentale della regione, ma diminuisce in un numero di comuni maggiore in prevalenza dislocati nella zona centrale della regione e nei comuni del Catanese.

Cause dei sinistri e persone coinvolte

Secondo gli studi statistici, la maggior parte degli incidenti stradali, il 72,4%, è tra 2 o più veicoli. In generale la tipologia di sinistro più diffusa è lo scontro frontale-laterale (3.796 casi, 36 vittime e 6.073 feriti), seguita dallo scontro laterale (1.465 casi, 6 decessi e 2.114 persone ferite).

Per quanto concerne le tipologie più pericolose sono urto con ostacolo accidentale (4,9 decessi ogni 100 incidenti), seguono lo scontro frontale e la fuoriuscita (4,4). Gli incidenti a veicoli isolati risultano più rischiosi, con una media di 3,9 morti ogni 100 incidenti, rispetto a quelli che vedono coinvolti più veicoli (1,2 decessi).

Nello studio sono stati analizzati anche i comportamenti errati di guida più frequenti, ovvero: il mancato rispetto delle regole di precedenza, la velocità troppo elevata e la guida distratta sono le prime tre cause di incidente (escludendo il gruppo residuale delle cause di natura imprecisata). I tre gruppi costituiscono complessivamente il 40,8% dei casi. Considerando solo le strade extraurbane, la velocità troppo elevata incide da sola per il 16,4% .

Il tasso di mortalità standardizzato è più alto per i 15-29enni (8,7 per 100mila abitanti) e per gli ultra 64enni (4,9 per 100mila abitanti). I conducenti dei veicoli coinvolti rappresentano il 62,4% delle vittime e il 65,6% dei feriti in incidenti stradali, le persone trasportate il 21,0% dei morti e il 27,4% dei feriti, i pedoni il 16,7% dei deceduti e il 7% dei feriti. Il 54,3% dei pedoni rimasti vittima di incidente stradale appartiene alla classe di età 65+ mentre il 60,5% dei pedoni feriti ha più di 44 anni. L’indice di lesività standardizzato è pari a 656,9 per la classe di età 15-29 anni e a 389,9 per quella 30-44 anni.


Fonte immagine: Wikimedia