Super Bonus 110%, paura per il blocco della cessione del credito: la nota della FENEALUIL

Super Bonus 110%, paura per il blocco della cessione del credito: la nota della FENEALUIL

SICILIA –  Non è trascorso molto tempo dall’ultimo Congresso Regionale, nel corso del quale la FENEALUIL Sicilia, attraverso le parole del proprio Segretario Generale, Antonino Potenza, manifestava forte preoccupazione per il paventato rischio del blocco della cessione del credito da parte delle banche e di Poste Italiane per il Super Bonus 110% e per la scarsa capacità progettuale delle stazioni appaltanti presenti nel nostro territorio. Come volevasi dimostrare ciò che si sperava non accadesse, si sta verificando.

Quello che doveva fungere da input per la ripresa del settore delle costruzioni, adesso, rischierebbe di sfociare nell’ennesima tragedia sociale, che vedrà sia le imprese che i lavoratori coinvolti in modo negativo.

“Il dato reso noto lo scorso mese dal Sottosegretario all’Economia e alle Finanze, Maria Cecilia Guerra, nel corso di un’interrogazione parlamentare, ha rivelato che sulla piattaforma cessione dell’Agenzia delle Entrate risultavano circa 5,4 miliardi di euro di crediti non ancora accettati, di cui circa 3,7 miliardi relativi al Superbonus 110% e circa 1,5 agli altri bonus edilizi. Numeri peraltro che secondo gli addetti ai lavori sono del tutto sottostimati, ma che già danno il senso di quanto la situazione sia ormai drammatica” – sottolinea Potenza.

Meno confortanti sono le dichiarazioni del Presidente del Consiglio Mario Draghi, le quali tendono ad affondare il Super Bonus 110%.

Siamo convinti – continua il Segretario Regionale della FENEALUIL Sicilia Antonino Potenza -, che il Super Bonus deve essere rivisto e migliorato soprattutto dal punto di vista del campo di applicazione, ma siamo decisamente contrari all’abolizione e fortemente preoccupati se ciò accedesse, il nostro è un settore che ha patito oltre 10 anni di crisi, il Super Bonus 110% ha prodotto occupazione e aumento del PIL in Italia, bloccarlo sarebbe un errore politico che il nostro paese non può permettersi“.

Lo stesso Segretario Regionale concludendo sostiene che “oggi più che mai è forte l’esigenza di un’azione unitaria di tutte le categorie che rappresentiamo nel mondo delle Costruzioni, siano esse imprenditoriali che sindacali”.