AGRIGENTO – Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha ricevuto a Palazzo d’Orléans i vertici di Aica, l’azienda idrica dei Comuni agrigentini, che si trova in una situazione di grave morosità nei confronti della società di sovrambito.
Il governatore siciliano ha spiegato che la commissione Bilancio dell’Ars “ha approvato l’emendamento alla legge di Stabilità inserito dal governo per ripianare i debiti di Aica e scongiurare l’interruzione dell’erogazione idrica da parte di Siciliacque nell’Agrigentino”.
La copertura del debito di Aica verso Siciliacque
Durante l’incontro con la presidente del cda di Aica, Danila Nobile, il presidente dell’assemblea dei soci, Salvatore Di Bennardo, e quello dell’Ati Giovanni Cirillo, Schifani ha confermato l’impegno della Regione per impedire che siano i cittadini agrigentini a pagare gli errori dei loro amministratori, ma ha sottolineato la necessità di avviare un piano di rientro per i Comuni morosi.
Il provvedimento della Regione inserito nella prossima Finanziaria prevede 10 milioni nel 2026 e altri 10 nel 2027 vincolati al pagamento del debito verso Siciliacque che Aica dovrà restituire in dieci anni.
La Rocca Ruvolo (FI): “Soluzione che garantisce la stabilità del servizio idrico nell’Agrigentino”
In una nota, la Vicepresidente della commissione Bilancio dell’Ars, Margherita La Rocca Ruvolo, ha spiegato che le somme saranno restituite alla Regione “in un arco temporale di 10 anni“. Si tratta di un intervento “che consentirà ad Aica di saldare il debito con Siciliacque, garantendo così la continuità e la stabilità del servizio idrico nell’Agrigentino”.
“Un ringraziamento – aggiunge la parlamentare – va al presidente della Regione, Renato Schifani, per aver individuato una soluzione concreta e sostenibile che consente di affrontare una situazione complessa senza creare disagi ai cittadini. Con questo intervento, la Regione conferma il proprio impegno nel sostenere la gestione pubblica dell’acqua. Va evidenziato il grande lavoro che l’Ati idrico sta portando avanti, con diversi investimenti destinati al miglioramento delle infrastrutture idriche”.
Gli interventi
La deputata di Forza Italia prosegue: “Oltre al rifacimento della rete idrica di Agrigento, mi riferisco ai lavori per circa 24 milioni di euro per l’ottimizzazione delle reti idriche di Grotte, Porto Empedocle, Racalmuto, Villafranca Sicula, Ravanusa, Campobello di Licata, Lucca Sicula, Montallegro, Montevago, Sambuca di Sicilia, San Giovanni Gemini e Canicattì che consentiranno di ridurre le dispersioni di acqua”.
“Altri 25 interventi per recuperare risorse idriche consentiranno un recupero di 250 litri al secondo di acqua che sicuramente non acquisteremo più da Siciliacque. L’obiettivo deve essere quello di ridurre progressivamente il ricorso al sovrambito, così da calmierare i costi”, conclude.



