SICILIA – L’assessorato della Famiglia e delle politiche sociali della Regione Siciliana ha pubblicato un avviso per la promozione di iniziative di welfare aziendale familiare per un totale di 1.420 mila euro, per:
- Favorire il lavoro dei genitori con figli in età prescolare e scolare per ridurre la disparità di genere;
- sostenere le responsabilità di cura familiare;
- migliorare il benessere dei dipendenti, aumentando la produttività.
La dichiarazione dell’assessore
“La famiglia rappresenta il nucleo della società e vogliamo mettere in campo ogni iniziativa necessaria per consentire ai componenti di realizzarsi nel modo più semplice e opportuno, affrontando le difficoltà dei nostri tempi. Questa misura di sostegno è rivolta ai dipendenti delle micro e piccole imprese, allo scopo di migliorare la conciliazione tra responsabilità professionale e vita familiare – dichiara l’assessore Nuccia Albano –. Attraverso le azioni vogliamo supportare l’equilibrio tra vita lavorativa e privata delle persone che può portare riflessi positivi sulla riduzione delle assenze, sull’aumento della produttività, sul miglioramento della motivazione e sul benessere organizzativo. L’attenzione al benessere, alla salute e alla qualità della vita dei lavoratori è infatti un fattore sempre più determinante per la produttività. La famiglia, per il governo Schifani, rappresenta il fulcro della società sulla quale bisogna continuare a investire. Un impegno che dobbiamo realizzare insieme, con la massima sinergia, istituzioni, terzo settore, aziende, cittadini“.
Le nuove attività
L’iniziativa è rivolta a macro e piccole imprese, enti pubblici, privati e del Terzo settore che abbiano almeno una sede operativa nel territorio siciliano. Tra le attività previste:
- Servizi di caregiving a domicilio, anche di emergenza (non continuativo);
- baby-sitting o assistenti familiari per soggetti fragili o per la partecipazione ad altri servizi di custodia per i bambini e di supporto per i familiari fragili a carico;
- servizi per la custodia dei figli nei periodi di chiusura/sospensione della scuola;
- attività di pre e dopo scuola;
- accompagnamento dei figli dei dipendenti alle attività extrascolastiche e dei familiari fragili per lo svolgimento di attività varie.
Inoltre, sono previsti servizi che possano contribuire all’ottimizzazione dei tempi di percorrenza casa-lavoro e interventi di flessibilità aziendale e forme di coworking.
Ogni proposta progettuale dovrà avere una durata minima di un anno e massima di 18 mesi e potrà ottenere un contributo fino a 90 mila euro.