SICILIA – Nel settore energetico, la Sicilia si distingue per il suo notevole apporto nelle energie rinnovabili, posizionandosi come una delle regioni leader in Italia. Si evidenzia per essere la seconda regione italiana per la potenza eolica installata, rappresentando il 17,9% del totale nazionale, con 912 impianti eolici che generano una potenza di 2.122,68 MW. Anche il solare gioca un ruolo significativo, con la Sicilia che si colloca al settimo posto a livello nazionale per potenza fotovoltaica, coprendo il 7% della potenza totale italiana.
Questi dati sottolineano l’importanza strategica dell’isola non solo per l’Italia ma anche per l’Europa, grazie alla sua posizione centrale nel Mediterraneo e alla ricchezza di risorse energetiche rinnovabili e convenzionali disponibili. Tali informazioni provengono dal cruscotto di monitoraggio Act tank Sicilia 2023/2024, un’iniziativa lanciata nel 2021 da The European House – Ambrosetti, e presentata recentemente a Palermo.
Il report evidenzia, però, la necessità di migliorare le connessioni alla rete elettrica per sfruttare appieno questo potenziale rinnovabile. La richiesta di connessione alla rete per il solare ammonta a 36,1 GW, per l’eolico offshore a 24,4 GW, e per l’eolico onshore a 12,6 GW. Questo pone la Sicilia al centro del 24,1% delle richieste di connessione energetica nazionale, con un imponente totale di 73 GW e 994 pratiche.
Inoltre, la regione è significativa anche per le sue risorse di gas naturale e petrolio, posizionandosi come la seconda regione italiana sia nella produzione di olio greggio (7,8% del totale nazionale) che di gas naturale (10,3%), subito dopo la Basilicata.
La compagnia “Sicilia Wind”, dopo aver proposto un ambizioso progetto per l’installazione del parco eolico “Portella” nei territori di Montevago, Menfi, Santa Margherita di Belice e Sambuca di Sicilia, ha annunciato una revisione al ribasso dell’iniziativa. Tale decisione è stata influenzata dall’opposizione manifestata da Margherita La Rocca Ruvolo, sindaco di Montevago e deputata regionale di Forza Italia.
Durante l’ultima conferenza di servizi, tenutasi recentemente, l’azienda ha comunicato di voler ridurre il numero di turbine eoliche da 7 a 4, escludendo specificamente i modelli MO01, SM-03 ed SM-04. La revisione prevede l’impiego di turbine con una potenza massima di 7 MW e dimensioni più contenute rispetto al progetto originale. La Rocca Ruvolo ha espresso soddisfazione per questa modifica, pur mantenendo la sua opposizione al progetto, giudicato troppo invasivo.
Sicilia Wind si impegna a presentare il nuovo progetto entro 90 giorni, tenendo conto delle criticità sollevate, tra cui l’impatto sulla fauna locale protetta e a rischio di estinzione, le preoccupazioni riguardo la stabilità della rete elettrica Terna, e la non conformità con gli obiettivi di decarbonizzazione. Inoltre, sono state evidenziate incongruenze nella valutazione dell’impatto acustico e potenziali rischi per le abitazioni e le infrastrutture vicine, oltre a varie mancanze nello studio di impatto ambientale.
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