Il Codacons chiede l’accesso ai documenti sull’accordo Stato-Regione: arriva il no di Schifani

Il Codacons chiede l’accesso ai documenti sull’accordo Stato-Regione: arriva il no di Schifani

SICILIA – Il Codacons Sicilia ha chiesto al presidente della Regione e al ministro delle Finanze di avere accesso ai documenti riguardanti un accordo firmato da Schifani e Giorgetti in merito alla compartecipazione alla spesa sanitaria, che ha assegnato 200 milioni di euro alla Regione Siciliana per il 2022.

Schifani ha respinto la richiesta definendolo un atto insindacabile. Il presidente regionale del Codacons, Giovanni Petrone, ha dichiarato: “Questo rifiuto dimostra la distanza tra la politica e i cittadini. La Regione Siciliana ha rinunciato a 9 miliardi di crediti verso lo Stato, e il Codacons vuole capire questa decisione per prevenire l’apatia collettiva“.

Tuttavia, il Ministero delle Finanze ha riconosciuto l’interesse del Codacons di accedere all’accordo, confermando la rinuncia della Regione a nove miliardi di euro di gettito delle accise. Petrone ha sottolineato che, con questo rifiuto, “il rappresentante delle istituzioni regionali ha solo evidenziato la distanza tra la politica e i cittadini“.

Nonostante l’autonomia speciale della Sicilia, esiste una categoria di cittadini che vuole comprendere i rapporti tra lo Stato e la Regione siciliana per affrontare la situazione di arretratezza, ma che si trova sottoposta a logiche centraliste“.

Petrone ha ringraziato Giorgetti per aver riconosciuto l’interesse del Codacons di avere accesso ai documenti e ha richiamato Montesquieu, che sosteneva che la tirannia di un principe in un’oligarchia non è tanto pericolosa per il bene pubblico quanto l’apatia del cittadino in una democrazia.

Cosa prevede l’accordo

A dicembre scorso, il presidente Renato Schifani ha stretto un accordo con il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che prevede 200 milioni di euro per la Regione Siciliana sul bilancio annuale e la promessa di ricevere ulteriori trasferimenti di risorse. Questa richiesta nasce da una legge nazionale del 2007 che aumentava la quota di spesa sanitaria trasferita dallo Stato alla Regione, ma prevedeva anche una compensazione finanziaria per la Sicilia sotto forma di accise maturate nell’isola. Tuttavia, questi fondi non sono mai arrivati, il che ha portato alla richiesta di Schifani e all’accordo con Giorgetti. L’accordo garantisce la chiusura definitiva della controversia e prevede che dal 2007 al 2021 non fosse dovuta alcuna compensazione finanziaria alla Regione. Questo accordo ha permesso a Schifani di avere un tesoretto da utilizzare nella manovra regionale del 2023.