SICILIA – “Un imprenditore di successo è colui che crea un‘azienda, in cui i dipendenti sono rispettati a livello salariale e umano. Un’impresa non è formata soltanto dall’imprenditore, ma gli operai costituiscono gran parte della forza lavoro”.
“L‘azienda ha possibilità di avere successo, quando ogni individuo che ne fa parte percepisce la retribuzione monetaria e le garanzie che gli spettano, un modo di fare impresa che nel sud viene a mancare, a causa della forte tassazione e del lavoro nero“.
Lo afferma ai nostri microfoni il proprietario di “Edil Augusta” Marco Garofalo, azienda operante nel settore edile in Sicilia, da più di trenta anni.
Oggi 21 agosto, è la giornata mondiale dell’imprenditore, una figura centrale nella società moderna. In questo giorno si celebrano i fondatori, i pionieri, gli innovatori – sia grandi che piccoli – che contribuiscono al progresso della società.
L’imprenditore nel Codice civile è definito come “colui che esercita professionalmente un’attività economica organizzata al fine della produzione o scambio di beni o servizi“, ma nella vita quotidiana è molto di più: è colui che si fa carico non solo dei successi dell’impresa, ma anche dei possibili fallimenti.
Nelle vesti di questo ruolo si assume il rischio d’impresa, infatti, può capitare durante la vita dell’attività che i ricavi siano minori rispetto ai costi sostenuti.
Cosa ti ha spinto a fare l’imprenditore?
“Mi ha spinto a fare impresa – afferma Garofalo – il mio amore per le costruzioni e le innovazioni. Molte persone sul territorio siciliano hanno bisogno di lavorare, di conseguenza la necessità di posti di lavoro mi ha invogliato a produrne dei nuovi. Inoltre, avere un‘azienda ben avviata ti permette di produrre guadagni per vivere degnamente“.
Quanto è difficile fare impresa in Italia?
“È molto difficile per le realtà medio–piccole, la lentezza burocratica caratterizza l‘Italia. Inoltre, la tassazione sui redditi annui è elevata e il guadagno è basso. È come se lo Stato – continua – fosse un socio dell’imprese, ma maggioritario. Circa il 50% dei ricavi vengono spesi in tasse, sostanzialmente si lavora sei mesi per lo Stato e sei mesi per sé stessi. Esistono agevolazioni statali, ma a causa della lentezza burocratica, le aziende prima di essere aiutate vanno in sofferenza“.
Quando è consigliabile avviare una propria impresa?
“Prima di poter avviare un’azienda è necessaria tanta esperienza lavorativa e specializzazione nel campo di interesse. Bisogna maturare anni lavorativi pregressi in altre imprese. Nel caso del settore edile è fondamentale avere un ampio portafoglio di clienti personale, in modo da sviluppare una buona quantità di richieste lavorative“.
Diverse tipologie di imprenditore
Esistono differenti tipi di imprenditori, alcuni legati all’economia tradizionale – imprenditore edile -, mentre altri basati su forme di impresa più contemporanee e innovative, per esempio l’imprenditore digitale.
I diversi tipi sono così classificabili:
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- imprenditore agricolo: l’attività su cui si concentra si basa sull’allevamento di bestiame o coltivazione dei campi;
- imprenditore artigiano: lavora nel settore dell’artigianato e l’impresa può essere singola o familiare;
- imprenditore edile: costruisce o acquista immobili per venderli e affittarli;
- imprenditore digitale: attraverso le tecnologie digitali questo tipo di lavoratore avvia un’impresa;
- imprenditore innovativo: all’interno della sua impresa sviluppa un servizio o un prodotto nuovo e innovativo.
“È evidente che il nostro territorio – afferma Marco -, ha un problema nel sostegno delle iniziative imprenditoriali, soprattutto giovanili. Infatti, in Sicilia si registrano i più bassi tassi di imprenditoria, come in Puglia. È possibile notare come i titolari e soci di impresa nati nella nostra area hanno una decisa tendenza a svolgere la loro attività al di fuori del Sud“.
“Voglio però invitare i nostri giovani a non mollare, nonostante tutte le difficoltà è possibile creare un’impresa e con impegno farla funzionare. Sarebbe bello poter valorizzare la nostra Isola, e ricevere un sostegno maggiore da parte dello Stato“, conclude Garofalo.
Fonte foto “Pixabay“