SICILIA – Non tarda ad arrivare la risposta di Schifani, accusato nelle scorse ore dal Pd di non preoccuparsi abbastanza della situazione finanziaria della Sicilia.
“I dati diffusi dal Pd regionale sugli investimenti relativi al Pnrr in Sicilia sono decisamente errati, se non raffazzonati“, si difende il presidente della Regione Siciliana. “Espressione di sterile polemica determinata, peraltro, da chi ha avuto la responsabilità di concepire un Pnrr che ha imposto al Governo centrale alcuni aggiustamenti per non perdere finanziamenti che sarebbero irrealizzabili entro il 2026“.
Schifani ha anche comunicato di aver incontrato il ministro Fitto che lo ha assicurato. Il governatore ha infatti spiegato che “nessun investimento programmato in Sicilia verrà perduto, ma ne sarà solo cambiata la fonte finanziaria“. Questo accadrà solo dove sarà “accertata l’impossibilità di realizzazione entro il 2026. Gli investimenti del Pnrr assegnati alla Regione Siciliana sono tutti in sicurezza, anzi in taluni casi le misure finanziarie risultano complessivamente incrementate“.
“Un miliardo e 466 milioni di euro del Pnrr tolti alla Sicilia e Schifani resta a guardare“. Lo ha sottolineato nelle scorse ore il Pd, mettendo in luce la sua preoccupazione riguardo a quella che ha definito una “mancata azione“ da parte di Renato Schifani. Per questa ragione il Partito Democratico ha condotto un’analisi dettagliata dei fondi e ha deciso di avviare una campagna di sensibilizzazione attraverso i social, utilizzando le piattaforme di Facebook e Instagram.
Per quanto riguarda i Piani Urbani Integrati (PUI), è emerso – secondo quanto detto dal Pd – un taglio complessivo di 516 milioni di euro. In particolare, sono stati sottratti 198 milioni di euro alla città di Palermo, 182 milioni a Catania (di cui -51 milioni per Catania stessa e -134 milioni per l’area del Calatino), e 132 milioni a Messina. I membri del Pd segnalano che attraverso questi fondi PUI sarebbe stato possibile mettere in pratica una serie di importanti iniziative. Tra queste, finanziare progetti di recupero e miglioramento delle aree degradate, insieme a interventi a valore ambientale, culturale e turistico.
È stato il responsabile del dipartimento Pnrr, Cleo Li Calzi, a condurre l’analisi, creando un osservatorio e un sistema di monitoraggio continuo dei dati. Ciò è stato fatto, a detta del Pd, per colmare la mancanza di informazioni sui fondi da parte della Regione.
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