SICILIA – Un 25 aprile ricco di cultura, storia, e riscoperta delle bellezze artiche e paesaggistiche della propria Isola. Ecco come trascorrere questa giornata facendo una vera e propria full immersion all’interno di musei e parchi archeologici.
Musei e parchi archeologici aperti e gratuiti per il 25 aprile
Infatti, in occasione dell’80esimo anniversario della Liberazione, molteplici strutture aderenti all’iniziativa promossa dall’assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana dal Ministero della Cultura, rimarranno aperte.
Inoltre, l’ingresso sarà totalmente gratuito, con la possibilità di visitare le varie aree. In Sicilia, per il 25 aprile, si potrà accedere in diversi parchi archeologici. Di seguito, l’elenco di alcune delle attrazioni riguardanti le province di Agrigento, Trapani e Palermo.
Agrigento
La Valle dei Templi di Agrigento è il più grande parco archeologico d’Europa e del Mediterraneo. Misura 1.300 ettari e si tratta di una delle mete da visitare immancabilmente se ci si trova sul versante Occidentale della regione. L’architettura dorica quasi imponente, affascina ogni anno turisti di ogni parte del mondo.
Trapani
Il parco archeologico di Selinunte, racconta una storia plurisecolare, inserita in un contesto mozzafiato, dove la natura sprigiona e riesce ad offrire il meglio di sé. Si estende per circa 377 ettari ed è caratterizzato dai numerosi templi presenti nell’area. Ospita anche diversi reperti, alcuni conservati e altri esposti dentro il Baglio Florio.
Le Cave di Cusa sono un sito archeologico situato nel territorio di Campobello di Mazara, nelle vicinanze di Castelvetrano. Il materiale di queste cave è di pietra con dei tipici banchi di calcarenite, ovvero un tipo di roccia sedimentaria specifica, formata da particelle calcaree di dimensioni infinitesimali. Nella zona vi è anche il famoso Pantano Leone, ricoperto in parte dalla macchia mediterranea, che separa le cave dall’umidità.
L’area archeologica di Segesta comprende diversi siti, quali il tempio, ubicato su una collina a ovest della città, il teatro, costruito sulla cima più alta del Monte Barbaro, dalla cui scalinata si vede il panorama che affaccia su Castellamare del Golfo, il Santuario di contrada Mango, un monumento ricco di storia visitabile tramite appositi percorsi, l’Agorà, che preserva sia il tempio che il teatro menzionati prima, e l’area medievale, che comprende un castello, due chiese di epoca normanna e una moschea.
L’Isola di Pantelleria, considerata, per la sua origine vulcanica, la perla nera del Mar Mediterraneo, è di notevole importanza archeologica, grazie ai siti di Mursia e Cimilla, cioè il villaggio dell’età del bronzo, Santa Teresa e San Marco, ovvero l’acropoli, il Lago di Venere, formato dai resti di un antico vulcano alimentato da piogge e sorgenti termali, e Scauri, uno dei principali centri produttivi e commerciali dell’epoca.
In ultimo, abbiamo il parco archeologico di Lilibeo, a Marsala. Un viaggio nel centro della città, con diversi monumenti di grande valore storico e con un vasto patrimonio culturale, come le Mura Puniche, il Decumano Massimo, le Case Romane, le Terme, il Museo Archeologico Baglio Anselmi e la Necropoli. Il parco offre anche un’ampia vista panoramica sul Mar Mediterraneo e sulle Isole Egadi.
Palermo
Il parco archeologico di Himera, Solunto e Iato, è un sito di grande rilievo storico e culturale. Qui, vi è un mix tra colonie greche, città puniche, insediamenti e villaggi. Comprende infatti le aree dell’intera provincia di Palermo. Il sito di Himera, è situato nei pressi di Buonfornello, e offre una visita immersiva digitale, per apprezzare pienamente il valore dei reperti. Quello di Solunto invece, si trova nel comune di Santa Flavia, e sorge sul Monte Catalfamo, a pochi chilometri di distanza da Bagheria. L’ultimo, ovvero Iato, è ubicato sulla cima dell’omonimo monte (Jato). Da qui è possibile osservare l’intera vallata e ammirare il fiume sottostante.